Nell’ottica della presentazione di Alessandro Plizzari e Antonino Ragusa, il direttore tecnico del Lecce Pantaleo Corvino ha parlato del mercato giallorosso.

SESSIONE INVERNALE. “Ogni nostro sforzo è volto al miglioramento. Quando sei primo in classifica non fai acquisti per sopperire a ciò che ti manca, ma per allargare la qualità della rosa perché tutto è migliorabile. Partendo da questi concetti ci troviamo a presentare Ragusa e Plizzari, le cui storie parlano da sé. Ragusa ha esperienza in B e in A, ci darà tante soddisfazioni. Plizzari è un giovane che conosco bene vista la mia propensione per il calcio giovanile. Lo considero un enfant prodige, poi è fisiologico che un portiere abbia bisogno di più tempo anche alla luce di alcuni infortuni che lo hanno rallentato”.

IDEE E RISORSE. “Lo sforzo nostro è quello di ottenere il massimo della qualità in base alle idee ed alle risorse. Per noi parlano comunque i numeri, ad inizio ciclo abbiamo dichiarato i nostri programmi e li stiamo pienamente rispettando. Non ci poniamo limiti, sempre in rapporto alle nostre risorse”.

NUMERI. “E’ passato un anno e mezzo, ed in questo periodo abbiamo realizzato 104 punti, risultato da record per il Lecce. Ora ripartiamo dal primo posto, c’è un grande lavoro in campo e fuori dal campo. Baroni sta seguendo il modello iniziale di programmazione”.

MANCATE CESSIONI. “Con questi cinque acquisti abbiamo allargato la qualità. Abbiamo fatto poi cinque cessioni su otto che ce n’erano da fare, ma capite che dipende anche dalla situazione singola del calciatore, dalla sua condizione e dal suo rendimento. Pisacane è infortunato e ciò ha impedito una collocazione. Per Benzar e Vera ci è stato difficile in seguito a quanto da loro fatto di recente”.

LISTKOWSKI. “Non è vero che non è venuto da esterno, ricordiamo che l’anno scorso abbiamo iniziato con il 4-3-3 e lui  ha sempre giocato esterno”.

ROSA. “Abbiamo a libro paga 28 giocatori, sfido a trovare un’altra squadra con una rosa così. Gli altri hanno tutti aumentato il monte ingaggi, che noi abbiamo abbattuto in entrambe le sessioni. Accrescendo, inoltre, il valore del nostro settore giovanile”.

RAGUSA. “Stiamo vivendo un modo di fare calcio diverso e non è semplice. Gli stadi semichiusi e la pandemia incidono in modo straordinario, alterando tanti equilibri, economici e tecnici. Si altera molto, calendario incluso. Siccome si giocherà ogni tre giorni, avere qualche esterno in più è stata una scelta responsabile da parte nostra. Questi arrivi accrescono qualità e quantità. Poi c’è il Covid e bisogna andarci cauti per evitare situazioni come quella di Bleve. Vedi Asencio, che dopo la firma si è dovuto fare un mese di malattia”.

BEEN E HAAKMAT. “Abbiamo preso loro due, Johannsson e un centrocampista potrebbe ancora arrivare a breve. Purtroppo infortuni e Covid ci hanno creato qualche problema ed abbiamo dovuto sopperire anche a questo. Prendendo comunque elementi importanti, vedi Johannsson che ha 40 partite di Serie A fatte. Back si è voluto riavvicinare a casa, così è arrivato Been per supportare Burnete in attacco”.

BIG RICHIESTI. “C’è stato l’interesse di diversi club, non solo di uno, per elementi come Gendrey, Strefezza e Hjulmand. Abbiamo avuto richieste importanti anche per Dermaku ed Helgason. Siamo stati chiari con loro ed infatti nessuno ha fatto le bizze perché non erano stati accontentati. In questo momento e con questa classifica non volevamo privare la rosa di certi elementi. Tutti erano d’accordo, dimostrandoci che abbiamo scelto uomini prima che calciatori. Poi nel gioco delle parti quando mi veniva chiesto un calciatore abbiamo sparato alto per renderli irraggiungibili”.

GABRIEL. “Abbiamo pensato a lui quando lo abbiamo fatto con Coda e con Lucioni. Il suo ingaggio per la Serie B è fuori portata, non solo per noi. Per poter supportare questi ingaggi abbiamo dovuto compensare con elementi i cui stipendi erano inferiori al proprio valore. Abbiamo fatto la nostra offerta a Gabriel, lui ha intanto apprezzato il nostro sforzo e continua a dare il meglio nonostante la sua posizione contrattuale”.