Le statistiche della gara pareggiata al Curi descrivono l’andamento della gara caratterizzata da una media pericolosità offensiva per i salentini.
Una partita che poteva inevitabilmente finire con una sconfitta nonostante l’inferiorità numerica per un tempo. Il Lecce lascia Perugia con un 1-1 caratterizzato sì dagli screzi nati dopo il gol dell’ex Olivieri, dal dente avvelenato. Nel finale di gara, però, gli ospiti hanno accelerato sfiorando anche il sorpasso dopo il pareggio di Coda al 90′. Chichizola, decisivo su Hjulmand nei minuti di recupero, è stato però provvidenziale anche su Rodriguez nel primo tempo. Il Lecce ha creato occasioni da rete per 1.69 (rigore di Coda 0.76, guizzo di Rodriguez 0.23 e poi il tiro centrale di Majer 0.12), non tantissimo per la volontà offensiva palesata nelle partite più vibranti.
Al contrario, il Perugia anche nei numeri ha confermato di essere tignoso: 60% di duelli difensivi vinti contro il 49% del Lecce nonostante un quantitativo inferiore di falli: 17 a 27. Alvini ha tentato di beffare i giallorossi con veloci verticalizzazioni per gli inserimenti centrali di Olivieri e De Luca: 21% di lanci lunghi nelle azioni imbastite e lunghezza media dei passaggi di 22 metri.
Purtroppo la partita è cambiata totalmente con l’errore difensivo, dobbiamo tenere la concentrazione alta.