Lecce-Pordenone, testacoda delle difese

La partita di venerdì sera, che può valere il ritorno in Serie A dei salentini, rappresenterà l’incrocio tra la migliore e la peggiore difesa del torneo di Serie B.

Dopo il pareggio a reti bianche della prima giornata dello scorso campionato, una situazione completamente diversa per entrambe le squadre precede Lecce-Pordenone. I padroni di casa saranno spinti dall’entusiasmo di uno stadio stracolmo mentre i friulani, da tempo retrocessi in Serie C, saluteranno la B con l’augurio di un pronto ritorno. Lo 0-0 dell’anno scorso è l’unica gara giocata tra le due squadre al Via del Mare.

Oggi, oltre all’importante obiettivo che il Lecce ha il dovere di centrare, Lecce-Pordenone è la sfida tra la migliore e la peggiore difesa della Serie B. La squadra di Baroni ha infatti incassato solo 31 reti (14 al Via del Mare), mentre i naoniani hanno raccolto il pallone nel sacco per ben 70 volte. In trasferta, il Pordenone ha conquistato solo 5 punti (1 vittoria a Perugia, 2 pareggi a Pisa e Frosinone e 15 sconfitte) incassando 36 reti a fronte di soli 10 gol fatti.

Un’altra similitudine mette a paragone i gol segnati da Massimo Coda, capocannoniere del campionato, e l’intero bottino realizzativo del Pordenone. L’Hispanico ha collezionato 20 reti, solo 9 in meno dei neroverdi che sono anche il club meno prolifico del torneo. Il Lecce, dall’altra parte, è il terzo miglior attacco. Davanti alle 58 reti di Coda e compagni ci sono le 60 del Monza e le 61 del Benevento.

 

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