Sin dagli attimi successivi al fischio finale, un mare di gente si è riversata nelle vie del centro di Lecce. Tra piazza Mazzini, dove è arrivato il pullman della squadra, e la città vecchia sino a Piazza Libertini, l’entusiasmo del popolo giallorosso ha reso la notte lunghissima.
Una liberazione dopo mesi di trepidazione e anni di forzata assenza da momenti di aggregazione. Il Lecce torna in Serie A dopo tre anni e la tifoseria ha festeggiato la vittoria in ogni angolo della città. Spontaneamente, tifosi e simpatizzanti si sono riuniti inizialmente in piazza Sant’Oronzo per ballare di gioia dopo la gara vinta contro il Pordenone grazie al gol di Majer. Dopo i festeggiamenti in campo seguiti alle celebrazioni con la Coppa Nexus, Lucioni e compagni hanno raggiunto il centro città a bordo di un pullman scoperto. Il momento di massimo tripudio si è avuto in Piazza Mazzini, dove il bus ha effettuato un doppio giro muovendosi a passo d’uomo tra due ali di folla festante. Tra i più “attivi” nei festeggiamenti Pablo Rodriguez, che caricava i tifosi chiamandoli a raccolta già su Instagram, l’acclamatissimo Hjulmand e Gabriel Strefezza. Tantissime emozioni anche per la dirigenza, a partire da Saverio Sticchi Damiani già con gli occhi lucidi per il coro spontaneo tributatogli dalla Curva Nord prima di sollevare la coppa.
Un’altra “ala” di festeggiamenti, più imponente e rumorosa, è partita da Porta Napoli con il corteo guidato dal tifo organizzato. Con i vessilli storici al vento, gli ultrà hanno colorato la notte di Lecce raggiungendo prima Piazza Sant’Oronzo e poi Piazza Libertini, dove i fuochi d’artificio hanno salutato il ritorno dei giallorossi in A. La processione, momento dopo momento, via dopo via, si è fatta sempre più lunga. Il giallo e il rosso dei fumogeni in una città infuocata per un po’ ha fatto dimenticare i due anni bui, il silenzio assordante del Via del Mare vuoto e le delusioni sportive.
Probabilmente non ce n’era bisogno, ma la notte di ieri dimostra ancora una volta che Lecce e il Salento amano il Lecce e il Lecce è uno dei patrimoni più belli del Salento. La notte tra il 6 e il 7 maggio 2022 sarà sempre ricordata come una notte d’amore. Serviva rivivere sentimenti così per riprendere contatto con degli elementi che, sebbene il calcio resterà sempre un gioco e una passione, ci danno emozioni indimenticabili.
Complimenti a Saverio Sticchi ed alla moglie Sig.ra D’Arpe. Complimenti a tutti i Proprietari che con i loro sforzi economici hanno permesso questa mervavigliosa festa. Complimenti anche al Sig. De Picciotto, azionista di maggioranza; Egli potrà, con serenità, ammettere di aver sbagliato il momento per rilasciare la sua intervista; ma se per lui il Lecce fosse solo uno dei tanti investimenti allora sarebbe da uomo onesto farsi da parte , e lasciare la Società,ce ne faremo una ragione, infatti per noi Salentini il Lecce Calcio ci rappresenta in Italia, è il riscatto della nostra gente, è amore vero per i nostri colori. Grandioso Pantaleo Corvino ed il suo DS Trinchera; per carità Sig. Corvino resti a Lecce e nel Lecce per riscrivere la storia de Lecce calcio, qui la gente la ama, altrove la stimerebbe, sono sentimenti diversi.
Quanto sarebbe bello costruire un nuovo stadio, un catino a bordo campo, da 50-60.000 posti, tutto coperto.
Forza Lecce, Forza gande Salento.
Ah, non cediamo i nostri giocatori gioiello non possiamo permettercelo
Adesso chiedano scusa tutti quei pseudo tifosi intenditori di calcio che fino a qualche tempo fa ancora rimpiangevano Corini… sciati….
Alla faccia di chi ci odia, sempre avanti Lecce, avanti salento
muori lurddu
È troppo bello senza paragoni
Basgei a cagai salentinusu de sa punta de sa mincia
Muori in c zingaro
Devi morire pazzo
Entoni Piciolla
Conoscevo uno che parlava come te…. e se non ricordo male si faceva chiamare Antony, ricordo che lavorava nelle fogne! Non sarai mica tu vero?
Dopo Salerno Serie B