L’ex allenatore del Lecce ha parlato dei giallorossi nell’intervista rilasciata a SuperNews.
TRIONFI PRIMAVERA. “Fu un momento storico particolare. La società era stata acquistata da Giovanni Semeraro, poi gestita dai figli, e quello della famiglia Semeraro fu un processo innovativo che traghettò il Lecce in una dimensione differente, quella del calcio moderno. Anche l’arrivo di Corvino determinò una forte influenza all’interno del settore giovanile: si iniziò a ragionare in termini di prospettiva. Noi iniziammo già a vincere quasi subito, dall’anno successivo, con la prima Coppa Italia contro il Torino. Quel periodo fu qualcosa di straordinario, perché non era unicamente il movimento del Lecce, ma dell’intero Salento. La gente veniva ad assistere alle partite da tutte le province: ricordo che per il match della prima Supercoppa, giocato al Via Del Mare, c’erano 13.000 spettatori, cosa inusuale per una partita di calcio Primavera”.
CHE ROSA! “Sono tanto orgoglioso di quei successi. Partecipavo a qualcosa che rappresentava la mia terra, la mia città, qualcosa di assolutamente diverso da altri contesti. Il fatto che poi tanti dei giocatori che ho allenato siano arrivati in prima squadra non è da attribuire unicamente a me, perché c’era tanta altra gente e tanti altri professionisti dietro a quel risultato. Io finalizzavo il lavoro, ma è stata una vittoria collettiva del settore giovanile giallorosso. Sì, vedere alcuni di loro arrivare a giocare a grandi livelli dà una soddisfazione particolare. Ci sono, poi, tanti altri calciatori che sono stati un po’ meno fortunati, ma che avrebbero meritato altrettante soddisfazioni. Per esempio noi, nel corso degli anni, abbiamo avuto in squadra anche Morleo, capitano del Bologna che ha giocato tante partite in Serie A, e tanti altri ragazzi che magari non risplendevano come altri, ma che sono riusciti a realizzarsi ad alti livelli anche passando per la porta di servizio”.
VICE DE CANIO. “Sì, tornai a Lecce dopo la vittoria del campionato e della Coppa Italia a Matera. Ebbi l’opportunità di tornare come vice, e ci ritornai con piacere, perché sentivo il club giallorosso come qualcosa di mio. Nel caso specifico, anche se in quell’occasione sostituivo l’allenatore, rimanevo comunque il vice, quindi assumevo un ruolo principalmente esecutivo. Quella fu una bellissima soddisfazione, ma ancora prima ne ebbi delle altre, come per esempio quella di fine gennaio 2006, quando diventai allenatore della prima squadra di un Lecce praticamente retrocesso. Avevo una media punti di 1 a partita, in una circostanza normale questo ci avrebbe garantito la salvezza. Ricordo che me ne andai con grande dignità, ma ricordo anche che quello stesso anno il mio Lecce vinse per la prima volta in casa grazie al gol di Konan contro il Milan stellare, quello che poi vinse la Champions League”.
Lode a te, Roberto Rizzo!
Ti amo Robertino Rizzo torna con noi
si sa chi sarà il prossimo allenatore della primavera? Non sarebbe ora 🤔
Sei una brava persona e molto umile
Si il mio preferito…
Robertino..poi il vuoto
….greco è andato via…un pensierino io lo farei a braccetto con cheva
Si sì..,.la ricordo la vittoria contro il Milan
Torna ad allenarla….
Ma coinvolgerlo nella primavera?
Grande uomo 💛❤️
Grande Uomo