
Il presidente analizza la sconfitta di Bologna e sul VAR parla di uso sconsiderato da parte degli arbitri.
CONFRONTO CON BARONI. “Io ero nella sala riservata ai dirigenti ed è passato il mister a salutarmi e insieme abbiamo rivisto gli episodi della partita come è giusto che sia prima di parlare con la stampa”.
LA SCONFITTA. “Ritengo che questa squadra, arrivata all’undicesima partita, abbia sempre dato il massimo conquistandosi l’affetto di tanti tifosi che ci seguono ovunque. Oggi credo che sia mancata ferocia e cattiveria agonistica, necessaria per colmare un gap tecnico. Questa è mancata in particolare nel primo tempo. Può essere una cosa fisiologica dopo 10 gare. Oggi c’è più rammarico di qualche punto che manca rispetto a quando abbiamo fatto grandi prestazioni. Quello di Bologna è un passaggio a vuoto che può accadere. Come i ragazzi sanno, noi abbiamo 25.000 persone che ci seguono in casa e oggi ne avevano 5000 a Bologna e non possiamo permetterci di perderne nemmeno uno per strada e per farlo dobbiamo sempre giocare da Lecce e con il sangue agli occhi”.
LA JUVENTUS. “Io ogni partita mi aspetto la risposta, dispiace che oggi non ci sia stata la ferocia del Lecce, una squadra che deve andare a duemila, speriamo che questo sia solo un episodio. Dalla prossima gara voglio rivedere il Lecce delle prime dieci giornate”.
IL RIGORE. “Il rigore è generoso e questo non ci aiuta, dato dal VAR con uso illogico dello strumento, all’arbitro è stato fornito un fotogramma in cui non poteva vedere se c’è il tocco o meno. Gendrey non vede nemmeno l’intervento dell’avversario . Ante VAR era un fallo sul difensore. Non è stata considerata la dinamica dell’azione. Il VAR esasperato così è uno strumento diabolico!”.
