Il giovane attaccante del Lecce è stato intervistato da RTL 102.5. Queste le sue parole riportate da Tuttomercatoweb.com:
PRESTITO AL LECCE. “Se il prestito lo vedi come una mancanza di fiducia hai sbagliato tutto. Meglio non andarci a quel punto. Il prestito è una possibilità di crescita che ti aiuta anche a conoscere meglio te stesso. Per me andare in prestito è fondamentale per diventare il giocatore che voglio essere. Se sei al Milan e hai davanti giocatori come Ibrahimovic non è facile mettersi in mostra, quindi devi cercare di farti vedere in altre squadre”.
SOPRANNOME. “Perché Ibrahimovic mi chiamava Hulk? Perché ero sempre in palestra e facevo tanti pesi. Ho un fisico abbastanza muscoloso e quindi mi ha chiamato così. La forza nel calcio per me è fondamentale, nel calcio di oggi, per essere competitivi, devi essere prima di tutto un atleta”.
ESORDIO EUROPEO. “Stavamo facendo la rifinitura al mattino a Milanello, arriva un dottore e ci dice che Ibrahimovic era positivo al Covid. Pioli è venuto da me e mi ha detto che alla sera avrei giocato titolare. Di solito dormo dopo pranzo, ma quella volta non ce l’ho fatta. Dopo il gol volevo spaccare tutto, peccato non ci fossero i tifosi”.
NAZIONALE. “E’ un mio obiettivo, un mio sogno. Lavoro tutti i giorni per arrivare anche in Nazionale. Rappresentare il proprio paese, soprattutto in un Mondiale, vuol dire tanto. Lo spero, ma dipende tutto da me”.
MODELLI. “Il mio idolo è Cristiano Ronaldo, per la mentalità e l’attitudine al lavoro mi rivedo molto in lui. Da piccolo mi soprannominavano Batistuta perché avevo i capelli lunghi e calciavo forte”.