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Prima a Lecce per il simbolo del calcio messicano Memo Ochoa

Il rettangolo verde del Via del Mare ospiterà il 37enne, una leggenda nel proprio paese, alla prima esperienza in Serie A con la Salernitana

Il primo portiere del Nord-Centro America a giocare in Serie A nell’era dei tre punti è un esempio di passione e voglia di non mollare mai. Nella nazione in cui Gigi Buffon difende ancora la porta del Parma a 44 anni, Ochoa si è cimentato in un nuovo campionato per diventare ancor di più una leggenda del calcio messicano. Dopo Qatar 2022, il quinto mondiale disputato in carriera con la Tricolor uscita ai gironi, Ochoa, a scanso dell’età, punta al sesto mondiale, che si disputerà proprio in Messico, paese organizzatore insieme a Stati Uniti e Canada nel 2026. Oltre all’importanza di esserci quale uomo copertina della sua nazionale, Ochoa vuole rimanere ai vertici del calcio mondiale per diventare l’unico calciatore a disputare sei Coppe del mondo. A cinque kermesse mondiali, oltre ai connazionali Rafa Marquez, Guardado e Carbajal, ci sono dei mammasantissima del football come Buffon, Messi, Cristiano Ronaldo e Matthaus.

Il cammino di Ochoa fino ai mondiali americani parte da Salerno con obiettivo la permanenza in Europa fino al 2026. Con il club granata, il portiere ha firmato un accordo fino al 2023 con opzione di rinnovo. Il primo obiettivo dell’Ochoa “italiano” è quindi la salvezza con la Salernitana. Ochoa non ne ha fatto una questione economica, firmando quasi in bianco un contratto da 400mila euro più premio salvezza. Al di là dei ben 13 gol incassati in 4 partite (8 dall’Atalanta), Ochoa ha impattato bene salvando il salvabile e più nella sconfitta interna contro il Milan (1-2). Da urlo la successiva prestazione all’Olimpico di Torino, con quattro/cinque interventi che nel primo tempo hanno impedito l’inabissamento della Salernitana. Il messicano, impallinato dall’Atalanta, ha potuto poco infine contro il Napoli dell’amico Lozano.

Memo, classe 1985, è tornato nel Vecchio Continente dopo tre anni e mezzo al CF América di Città del Messico, club dove è già diventato il miglior portiere del paese crescendo dal 2003 all’estate del 2011 vincendo però un solo titolo nazionale (Clausura 04/05). Da lì partì la prima campagna europea di Ochoa: tre anni da titolare il Ligue 1 all’Ajaccio, due stagioni da comprimario in Liga al Malaga per poi tornare titolare nel 2016/2017 al Granada. L’ultima tappa precedente al ritorno in patria fu lo Standard Liegi. Nei due anni in Belgio, Ochoa, padrone della porta, ha giocato in Europa League (dopo aver perso il preliminare di Champions con l’Ajax) e si è tolto la soddisfazione di sollevare il primo e sinora unico trofeo europeo, la Coppa del Belgio 2018, che si aggiunge alle quattro Gold Cup conquistate con il Messico e alla Concacaf Cup 2005/2006 vinta dal CF America.

 

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UccioLecce
UccioLecce
1 anno fa

Ochoa comunque sia ta bbuccare!!!👎

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