La compagine neretina ha consolidato il posto nei quartieri altissimi del girone H della Serie D poggiandosi su una retroguardia imperforabile dove eccelle Antonino Viola, numero 1 di proprietà del Lecce
Stagione che va oltre le più rosee aspettative quella del Nardò di mister Nicola Ragno. I salentini hanno battuto ieri 4-0 il Lavello di Karel Zeman inanellando la terza porta inviolata consecutiva nel secondo successo di fila, l’undicesimo in totale con nove pareggi e due sole sconfitte. Partito con l’obiettivo di una salvezza tranquilla, il Toro è ora secondo a 42 punti a tre lunghezze dalla Cavese capolista. Il prossimo match sarà tutto da gustare per i supporter neretini, di scena proprio a Cava de’Tirreni per non fermarsi più e godersi al massimo un campionato sorprendente.
Oltre ai 6 gol del capocannoniere di squadra Dambros, la grande forza del Nardò è la difesa. Antonino Viola, 19enne siciliano di proprietà del Lecce, ha incassato soltanto 13 reti, tre in meno del Barletta (dove milita Vicedomini, uno dei campioni d’Italia Primavera con Corvino) terzo. Paradossalmente, il numero delle reti è uguale a quello dei clean sheet. Nelle file granata, militano gli altri ex Lecce Montinaro, Guadalupi (out per un infortunio al crociato), Ciracì e Mengoli, a cui ultimamente si è raggiunto Macrì, in prestito dopo i primi mesi in Primavera e ieri in panchina.