Il responsabile dell’area tecnica del Lecce ha parlato ai microfoni di Centro Suono Sport 101.5 parlando anche della sfida di sabato tra la sua squadra e la Roma
LA GARA. “Quando arrivi a una gara la prima cosa che pensi è contro chi vai a giocare. Sapendo che affrontiamo una big come la Roma è logico che l’attenzione sale al massimo, c’è un grande scoglio da superare che sulla carta è quasi impossibile. La Roma è una grande squadra, queste sfide portano timore reverenziale ma sarà il campo a dare il verdetto”.
LE DUE SQUADRE. “La Roma ha bucato la partita di Coppa Italia ma ci può stare, in campionato sta facendo molto bene con un tecnico importante e con una rosa importante in una piazza caldissima. Il Lecce deve essere determinato per provare a contrapporsi davanti al proprio pubblico, anche noi nelle ultime 10 partite ne abbiamo perse solo 2 ma siamo una piccola e siamo tornati in Serie A quest’anno. Abbiamo dovuto fare tutto in poco tempo, con la squadra più giovane del campionato”.
IL LAVORO. “Un direttore sportivo o direttore generale è la figura che viene giudicata sotto l’aspetto finanziario, in quali condizioni ha trovato il club e come lo ha lasciato, e sotto l’aspetto dei risultati che ottiene nel suo percorso. Oggi invece è subentrato il concetto di manager, Tiago Pinto è un manager che va a incidere all’interno della società, come una volta: se non può esprimere il meglio perché deve far fronte al fair-play finanziario e riesce comunque ad allestire una squadra che oggi è terza in classifica vuol dire che sta facendo un buon lavoro”.
OBIETTIVI E ORIZZONTI. “L’anno scorso la Roma ha vinto la Conference League, c’è stato un lavoro in campo ma anche fuori dal campo. Non tanti direttori sportivi, però, riescono come una volta a interpretare questo ruolo come una volta, con l’obiettivo di incidere. Il calcio secondo me è cambiato in peggio, oggi le competenze di un direttore sono state alterate”.
Lode a te Pantaleo…🔝🔝💛❤👍
Grande San Pantaleo da Vernole il nostro fuoriclasse.