LA ROMA. “E’ stata una bella serata, però sinceramente preferirei non subire nemmeno un tiro e vincere le partite. Il risultato della squadra arriva prima di tutto al di là delle mie parate. Sicuramente ci sono state delle belle parate da parte mia, come quella su Abraham che è stata d’istinto. Il mio preparatore è un grande mi chiede sempre di stare trnquillo e partecipare all’azione, restando alto ed essendo partecipativo”.

LEADER. “Non mi sento un leader di questa squadra. Abbiamo Hjulmand, il nostro capitano che ha un grande carisma, poi c’è Umtiti che basta che dia una parola. Mi sento una persona importante, ma non al punto di essre un leader”.

CURVA NORD. “E’ bellissimo parare sotto la curva, sentire il loro boato, la loro gioia dopo un mio intervento mi trasmette grande carica”.

LOTTA SALVEZZA. “La vittoria del Verona ha riaperto i giochi, in questo momento noi siamo a metà classifica a pari punti con la Fiorentina. Se me ce l’avessero detto ad agosto non ci avremmo creduto. Ovviamente c’è da lottare fino alla fine anche perché di certo non ci salveremo con cinque giornate d’anticipo, ma dobbiamo lavorare per raggiungere questo traguardo”.

PARA RIGORI. “Anche gli attaccanti studiano i portieri. Da quanto mi è stato assegnato questo appellativo non ne ho preso mezzo. Devo studiare meglio come fare. In partita spero sempre di non prendere un rigore contro, ma in caso cercherò di pararli tutti”.

L’ATALANTA. “Sarà una gara complessa, ultimamente sta ingranando e stanno esprimento il loro gioco. Si giocherà ad un orario insolito, ma cercheremo di portare via punti”.

UMTITI. “E’ un giocatore fantastico. A Lecce si sta confermando un uomo e un giocatore di grandissimo spessore. Ci dà una serenità incredibile la dietro. E’ forte ed umile, sappiamo che spesso può risolvere una brutta situazione da solo”.