
Il Lecce Under 19 riprenderà domenica il proprio cammino dopo aver prestato i propri gioielli alle Nazionali di mezza Europa
Non solo la Serie A. Nel prossimo week-end ripartirà anche il campionato di Primavera 1, che fino alla sosta per gli impegni internazionali sta avendo un dominatore assoluto, tanto sorprendente quanto meritato: il Lecce di Federico Coppitelli. Il tecnico ripartirà dal match casalingo con l’Empoli nono della classe con l’obiettivo di ritrovare un Lecce scintillante come quello visto finora, cosa non scontata nell’immediatezza visto che quasi tutta la sua rosa ha avuto il privilegio di essere chiamata nelle varie selezioni Under 19 e 21.
La strada è comunque tracciata e, se crescita e prestazioni sono la mission da cui passa la possibilità di far sbarcare quanti più talenti possibile in prima squadra, anche i risultati vogliono la loro parte. E adesso parlano chiaro: Lecce primo a +4 sulla seconda, +5 sulla terza (la prima di coloro che dovranno passare dai quarti Scudetto e non direttamente dalle semifinali) e addirittura +10 sul settimo posto che vorrebbe dire niente sogni tricolore. Viene da sé che, anche se all’inizio non lo era di certo, ad oggi l’obiettivo minimo è arrivare in Top 6 e garantirsi l’appendice di campionato. Traguardo certo non semplice, ma comunque alla portata per una squadra che viene dalla bellezza di tredici risultati utili consecutivi.
Allungare la striscia positiva è certamente il punto di partenza per cercare di confermare quei numeri clamorosi che hanno fatto della formazione salentina una delle più interessanti di tutto il panorama giovanile nazionale. Numeri del già citato ruolino di marcia, certo, ma non solo. Ed esaltare la banda Coppitelli c’è una difesa dallo score clamoroso di appena 19 gol subiti in 24 gare. Anche l’attacco, il quarto del torneo, non se la cava affatto male, esaltato dai 12 gol del vice-capocannoniere Rares Burnete e dagli 8 del “diez” Medon Berisha. Senza dimenticare un Jeppe Corfitzen che, arrivato a stagione in corso, è in rapida ascesa in termini di qualità delle giocate e già a 4 centri, come il difensore-goleador Dorgu.
Vista l’incertezza di una Primavera 1 che, storicamente, non ammette pronostici, l’unica cosa che i giallorossi non devono fare è quella di sentirsi sicuro, o ancora peggio montarsi la testa. Anche perché concedersi la possibilità di giocarsi il successo finale non può che essere solo un piccolo punto di partenza di quello che è il vero obiettivo loro, dello staff e della direzione tecnica tutta: arrivare nel calcio che conta e dare il loro contributo al progetto Lecce.
