Sono passati esattamente 37 anni dal clamoroso successo dei salentini all’Olimpico che rovinò la festa scudetto dei capitolini imponendosi per 2-3.
Il campionato 85/86 verrà ricordato come quello della beffa alla Roma compiuta dal Lecce all’Olimpico, in favore della Juventus di Giovanni Trapattoni che all’ultimo atto sulla panchina bianconera riuscì a strappare lo scudetto negli ultimi minuti della stagione. Alla penultima giornata le due squadre erano appaiate a quota 41 punti in classifica,
La Roma viaggia sulle ali delle entusiasmo, rinfrancata dalla rimonta e dal calendario. I capitolini ospitano il Lecce, già retrocesso matematicamente. Mentre i bianconeri affrontano il Milan, in corsa per un posto in Coppa UEFA. I giallorossi vedono la meta lì, a un passo. Infatti sbloccano il punteggio al 7′, con un’incornata di Graziani. Esplode lo Stadio Olimpico, il titolo si avvicina. Ma proprio qui, accade l’inspiegabile. Dopo il vantaggio, la Lupa rallenta i ritmi, per risparmiare le energie in vista di un possibile spareggio. Ecco che entra in scena la regola madre: il calcio è imprevedibile. Difatti, in soli otto minuti, i pugliesi ribaltano la situazione grazie a Di Chiara e a un rigore di Barbas. La Roma si sfilaccia e, al rientro dagli spogliatoi, arriva il terzo gol del Lecce, ancora con l’attaccante argentino Barbas.
Quasi in contemporanea, giunge anche l’1-0 della Juventus sul Milan, firmato Michael Laudrup. Una Roma affranta trova il 2-3 con Pruzzo a 8′ dalla fine. Ma è troppo tardi. Il Lecce si impone clamorosamente per 3-2 all’Olimpico, mentre la squadra del Trap svolge il suo compito e conquista la vetta solitaria. Un colpo tremendo per i giallorossi che perderanno anche l’ultima partita. La Juventus invece coglierà ufficialmente il 22° scudetto una settimana più tardi, vincendo 3-2 proprio a Lecce. Gli scherzi del destino. Un epilogo fra i più clamorosi che il calcio italiano che a Roma nessuno sicuramente ha dimenticato.
Oce beffamu lu milan
Non mi pare una data tanto memorabile, dato che nonostante la vittoria retrocedemmo. Preferirei ricordare quando ci salvammo per tempo.
Barbas , uno dei più grandi attaccanti della storia del Lecce, ma non dimentichiamo le parate del nostro portiere Pasculli in quella partita
Barbas attaccante? Pasculli portiere? C’ è qualcosa che non quadra ☹
Era una battuta visto che chi scrive l’articolo ha definito Barbas attaccante
chiedo venia
Per capire meglio l’imprevedibilità del risultato di quella partita, va detto che il Lecce era reduce da 13 sconfitte consecutive in trasferta (1 punto in 14 partite) e che la Roma aveva perso solo 1 punto nelle precedenti 14 partite in casa …