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Piccinini e il Lecce: bilancio positivo e qualche polemica

L’arbitro forlivese dirigerà l’ultimo atto della Serie A 2022/2023. Sarà il secondo incontro stagionale dopo Atalanta-Lecce 1-2

Marco Piccinini è quasi una costante degli ultimi anni di storia del Lecce. Analizzando il ruolino delle partite dirette dal romagnolo, il Lecce è la squadra più incontrata in carriera. Il rendiconto sorride ai salentini: 8 vittorie, 4 pareggi e 5 sconfitte nei 16 appuntamenti (7 in Lega Pro, 5 in Serie B, 4 in A e 1 in Coppa Italia).

La prima direzione risale a Lecce-Esperia Viareggio 3-0 del 2013/2014. Sulla panchina versiliese sedeva Lucarelli, battuto dalla doppietta di Zigoni precedente all’autogol di Falasco. Vittoria e sconfitta nel 2014/2015: Lecce-Reggina 2-0 e Casertana-Lecce 1-0.

La quarta direzione fu il big-match con il Catania (0-0) dell’andata 2015/2016. Il campionato, con Braglia in panchina, proseguì con Piccinni designato per Lecce-Martina 3-0 e Lecce-Paganese 1-0, partita decisa da De Feudis con un tiro da fuori.

Al 35enne spettò anche la direzione della semifinale d’andata con il Foggia, match in cui i rossoneri di De Zerbi espugnarono il Via del Mare con un 2-3 aperto dalla doppietta di Iemmello. Moscardelli accorciò le distanze, Sarno allungò ancora e Lepore chiuse il punteggio.

Il salto in B dell’ingegnere edile porta poi all’anno scorso. Due direzioni nel finale di torneo. Crotone-Lecce 2-2 e soprattutto Lecce-Brescia 1-0, con il gioco lasciato correre sul gol-vittoria (e promozione) di Tabanelli.

Nel 2019/2020 tre direzioni. La prima in Lecce-Napoli 1-4 con la polemica per l’applicazione della nuova previsione regolamentare che ha punito Gabriel. Il portiere brasiliano, portentoso nel parare il rigore a Insigne, fu sanzionato per aver mosso entrambi i piedi dalla linea di porta e il penalty fu ripetuto, con gol dell’attaccante campano.

E poi, a fine novembre, c’è stata la direzione di Fiorentina-Lecce 0-1. Piccinini, al Franchi, si macchiò di una direzione disastrosa. Il Lecce, nonostante il successo targato La Mantia, non beneficiò di due rigori. Uno fu clamoroso: fallo di Dalbert su Shakhov, valutato al contrario come infrazione dell’ucraino. Il primo, però, fece anche discutere: intervento di Caceres ai danni di Farias, il giocatore viola in scivolata non prende mail il pallone, solo l’avversario. Ok la svista dell’arbitro, ma il VAR? Il novero della precedente stagione in A si chiude con Juventus-Lecce 4-0, partita segnata dall’espulsione di Lucioni al 31’ prima della tempesta Juve scatenatasi dal 53’.

Nel 2020/2021, altri quattro incontri. Il prologo è sempre a Torino, ma al Comunale, in Coppa Italia, quando il Lecce di Corini si arrese al Toro solo ai supplementari a seguito dell’uno-due siglato da Verdi. In Serie B, due pareggi in trasferta a Cittadella (2-2) e Como (1-1), prima della direzione dell’ultima gara di regular season che ha ufficialmente aperto le porte alla promozione: Lecce-Pordenone 1-0 con lo storico colpo di testa di Majer.

Nella stagione corrente, infine, come già descritto, il romagnolo ha fischiato, il 19 febbraio 2023, Atalanta-Lecce 1-2, punto più alto dell’accelerata invernale impressa dal team di Baroni. L’errore di Falcone nel finale con annesso gol facile facile di Hojlund seguito da una mostruosa parata su Muriel seguì alle reti di Ceesay e Blin.

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