Il centrale giallorosso ha parlato in conferenza stampa sia della chiamata in azzurro ma anche del suo futuro.
SETTIMANA DA DIO. È stata una settimana incredibile di cui faccio fatica a descrivere le emozioni. Al termine della partita mi sono lasciato andare ad un grande pianto. Un’ulteriore emozione è arrivata con la telefonata di Mancini che mi rende orgoglioso del percorso fatto”.
BILANCIO. “Il momento più complesso del campionato è quando abbiamo avuto quel calo in cui non siamo riusciti a vincere, è stato difficile rialzarci però piano piano siamo riusciti a portare a casa il nostro obiettivo. È stata una grande stagione sia sotto l’aspetto personale che di gruppo”.
CRESCITA. “Questa squadra mi ha dato tanto, sotto l’aspetto emotivo, questo è un gruppo che non ha mollato mai e ha dato tutto. Calcisticamente mi sono sentito bene partita dopo partita. Sono contento del percorso che ho fatto e che abbiamo fatto”.
MOMENTI. “Abbiamo sempre creduto di potercela fare, i momenti difficili capitano, ma eravamo convinti della qualità del nostro lavoro. Cosa ricordo di questo torneo, è stato il successo in casa dell’Atalanta, ma ricordo anche l’intervento su Diaz contro il Milan al Via del Mare”.
FUTURO. “Io sono uno che lavora tanto sui grandi obiettivi. Penso ad oggi, al domani poi si pensa. Il mio futuro è la partita con il Bologna che voglio vincere per festeggiare nel migliore dei modi”.
UMTITI. “Mi ha dato tanto, ho imparato tantissimi, si è messo a disposizione della squadra e per questo gli diciamo grazie. Io nel 2018 lo giocavo in Serie D e lui era a giocare un mondiale, ritrovarmelo vicino è stato incredibile, sono orgoglioso di giocare con lui. Lo ringraziamo davvero, perché è una persona dal cuore d’oro”.
SCAMBIO MAGLIE. “Sono sempre stato io a chiedere la maglia ai miei avversari, perché mi faceva tenere un ricordo di quella partita”.
Umtiti un esempio da seguire nello sport e nella vita. Peccato vada via.