I giallorossi vincono in rimonta con carattere e qualità contro i padroni di casa e strappano il pass per una nuova finale tricolore dopo quasi vent’anni
Cuore, organizzazione e l’intelligenza di saper colpire al momento giusto ed il Lecce fa sua la semifinale playoff con il Sassuolo, battuto in rimonta 2-1. Un successo formalmente in campo neutro ma di fatto fuori casa, visto che il terreno di gioco era il Ricci della città emiliana. E per i giallorossi è nuovamente finale Scudetto Primavera.
Grandissimo avvio di gara per i ragazzi di mister Coppitelli, coraggiosi e vogliosi di premere alla ricerca del gol. Che per poco non arriva già al terzo minuto per merito del destro di Berisha, che con un bolide su punizione impegna severamente il portiere emiliano. Lo scampato pericolo sveglia il Sassuolo, che subito poco per poco non colpisce da due passi con Mata. Primo tiro in porta neroverde al 14′ in seguito ad una conclusione dai 25 metri di Leone che chiama Borbei alla deviazione in corner. Brividi sulla schiena dei tifosi giallorossi due minuti più tardi, quando Russo è trovato libero di colpire di testa salvo riuscire solo a sfiorare il pallone deviato al lato. Al 21′ è Thainer a volare ancora per deviare in angolo il colpo di testa di Corfitzen. Dopo cinque minuti Bruno sfugge ad Hasic e, a due passi da Borbei, non trova la porta in diagonale. Dopo un tentativo alle stelle di Berisha alla mezz’ora è ancora Sassuolo con il colpo di testa di Mandrelli, che al 34′ chiama Borbei alla presa sicura. Punizione per il destro di Vulturar al trentaseiesimo, palla alta di poco. Passano dieci minuti e l’azione insistita di Casolari lo libera al tiro che, deviato, sorvola la traversa.
Ripresa ed è il Sassuolo a partire forte, cercando quel gol necessario per andare avanti quando al Lecce andrebbe bene il pari in ottica 120 minuti. Atteggiamento differente che si vede tutto ad inizio ripresa, con il Lecce che fatica per contenere l’avanzata neroverde. Situazione che porta al vantaggio emiliano, filmato Russo al 56′: il numero 9 svetta più alto di tutti sulla punizione di Casolari ed i testa la piazza sotto la traversa. I salentini accusano inizialmente il colpo, salvo poi organizzare una reazione puntando soprattutto sulla foga. Ed è proprio di prepotenza che giunge il pari al minuto 67. A firmarlo è Burnete, che gira all’angolino basso una palla vagante dopo l’invito rasoterra di Corfitzen. Il quasi immediato pari galvanizza l’undici di Coppitelli, ora capace di gestire meglio il pallone. Così al 74′, dopo un gran lavoro con annessa apertura di Burnete, Corfitzen riceve palla, punta l’avversario e di mancino la gira benissimo sul palo lontano. Ora il Lecce domina e da fuori Berisha tenta il colpo grosso mandando però alto quando è il 78′. Sul ribaltamento di fronte si rivedono gli emiliani: Mata da fuori, Berisha blocca a terra senza problemi. Alleggerimento salentino all’ottantanovesimo e McJannet dal limite cerca il jolly, mancando però ampiamente la porta. I neroverdi provano ad attaccare ma è il Lecce a sfiorare due volte il colpo del ko, al 93′ con Burnete che sbilanciato calcia al lato da due passi ed al 94′ con Berisha che dalla distanza non trova la porta. Al triplice fischio è 2-1 giallorosso.
Venerdì 9 giugno alle 20.30 al Mapei Stadium di Reggio Emilia il Lecce si giocherà la finalissima con la vincente tra Torino e Fiorentina.
IL TABELLINO:
Lecce-Sassuolo 2-1
Lecce: Borbei, Pascalau, Hasic, Salomaa, Vulturar, Burnete, Berisha, Dorgu, Munoz, Samek (20′ st McJannet), Corfitzen (40′ st Russo). A disposizione: Moccia, Leone, Abdellaoui, Bruhn, Bruns, Gueddar, Daka, Nikko, Minerva, Borgo, Hegland, Kljun, Davis. Allenatore: F. Coppitelli
Sassuolo: Theiner, Pieragnolo (26′ st Ryan), Casolari, Leone (43′ st Gori), Russo, D’Andrea, Mata (40′ st Toure), Miranda, Mandrelli (27′ st Cinquegrano), Cannavaro, Bruno. A disposizione: Rosa, Schacchetti, Loeffen, Abubakar, Baldari, Ajayi, Lolli, Foresta, Martini, Zaknic, Loporcaro. Allenatore: E. Bigica
Marcatori: 13′ st Russo, 25′ st Burnete, 32′ st Corfitzen
Ammoniti: 16′ pt Cannavaro, 37′ pt D’Andrea, 12′ st Hasic, 14′ st Munoz
Recupero: 1′ pt – 5′ st
Arbitro: Ermes Fabrizio Cavaliere della sez. di Paola
Assistenti: Alessandro Munerati della sez. Rovigo – Gilberto Laghezza della sez. di Mestre
IV Ufficiale: Matteo Canci della sez. Carrara