Ricorre oggi l’anniversario della prima promozione del Lecce in Serie A del Lecce, raggiunta dopo il pareggio dell’ultimo turno a Monza.
“Scusa Ameri, evento storico qui a Monza: il Lecce è in Serie A”, la frase, pronunciata dalla voce di Ezio Luzzi, annunciava in diretta su “Tutto il Calcio Minuto per Minuto” il primo salto in A del Salento, dove impazzò la festa poco dopo questa frase, pronunciata alle 18.16 del 16 giugno 1985, uno dei giorni più belli dell’ultracentenaria storia del Lecce.
I tifosi salentini erano stanchi di stagioni incolori in cadetteria, a tratti vissute in bassa classifica con lo spettro del ritorno in Serie C, categoria vissuta fino a metà degli anni Settanta. Eugenio Fascetti aveva già cambiato il trend nella stagione precedente, il 1983/1984, l’anno del maledetto incidente a Ciro Pezzella e Michele Lorusso. Fascetti ristruttura il Lecce, chiama un preparatore atletico e la rosa viene puntellata con elementi che diverranno colonne: Negretti e Pionetti in porta, i fratelli Di Chiara, a sinistra Giorgio Enzo in mediana e le punte Cipriani e Paciocco. La tragica morte di Lorusso e Pezzella, poi, apre la via all’ingaggio di due altri difensori che diverranno “eroi dell’85′”: Ezio Rossi e Rodolfo Vanoli. Il Lecce chiude a un passo dal terzo posto, gioisce la Cremonese. L’atto finale è un sonoro 5-0 subito a Padova.
Nell’estate del 1984 arriva il jolly Maurizio Raise e, a ottobre, gli altri ritocchi Colombo e Palese. Il Lecce di Fascetti comincia lentamente il cammino in Serie B, facendo comunque mole con numerosi pareggi, vitali ai tempi dei 2 punti per vittoria. Alla fine del girone d’andata comincia la grande accelerata: 20 punti in 12 partite. Derby con Taranto e Bari vinti 1-0 con reti rispettivamente di Orlandi e (istantanea leggendaria) Rizzo. Lo scontro diretto con l’altra big Pisa finisce allo stesso modo: 1-0 con rigore di Paciocco all’85’. L’italovenezuelano sarà il capocannoniere di squadra con 9 gol, seguito da Cipriani a 8 e Alberto Di Chiara a 6.
Il Lecce vola e alla fine sarà festa. A Monza è un esodo di leccesi. Più di 10mila tifosi affollano lo stadio brianzolo fino all’esplosione del tardo pomeriggio, innescata nelle vie di Lecce dallo “Scusa Ameri…” in tempi dove le televisioni non esistevano. Lecce primo davanti al Pisa e Bari terzo. Un campionato storico, come storica fu la prima festa con Lecce bardata di giallorosso all’inverosimile.
In tutto questo clima gioioso, è bello pensare che le prime pietre della storica promozione in A siano state messe da loro, da Ciro e Michele, dalle mai dimenticate bandiere, che hanno guardato da lassù la festa di Monza e il loro amato Lecce in Serie A.
Sotto riproponiamo il video dal canale YouTube “Lecce Calcio Story” della trasmissione speciale voluta da Radio Rai per celebrare la prima promozione del Lecce in A, con le voci di tutti i calciatori, del tecnico Fascetti, del Presidente Iurlano e del DS Cataldo.
Bellissimo. Grande Iurlano, le sue due interviste sono da ascoltare. Poi, come sempre, quando i cicli finiscono, si ricordano solo le cose negative dei nostri presidenti “storici”.
Comunque davvero un pezzo di storia questo “collage di audio” 😎
Tra le altre cose, se andate al minuto 30′, c’è un “giovane Beppe Marotta” ds del Varese che dice che col Lecce “è davvero complicato fare punti” 🙂
Uno spaccato di un epoca e un calcio che non c è più . Sarebbe bello approfondire le figure storiche dei primi anni della storia del Lecce, ad esempio Plemich.
Io c’ero in quella bella giornata a Monza
💛💛❤️❤️💛💛❤️❤️
Possibile siamo stati in serie A senza che SSD e il venolese mettessero mani ? Come abbiamo fatto senza di loro il calcio non esisterebbe alecce. Pecore belanti
Il solito fake barese ossessionato e con il complesso di inferiorità! Ma non sei stanco di farti deridere da tutti?! Curarti proprio no, eh?!
Chiuditi nel cesso, BUFFONE! 😆❤
Ti saluta Pavoletti
Che ricordi meravigliosi..💛❤️💛❤️💛❤️
Meraviglia
Il mitico dott smargiassi
Pensare in quello stadio che 38 anni fa ci ha visti trionfanti per una A storica un mese ci ha visti gioire per una salvezza che qualcuno vedeva compromessa dopo 2 mesi di stop :). Corsi e ricorsi storici sportivi 🙂
Quando il calcio era bello. Oggi invece solo interessi economici e procure …………………
E con uomini veri in campo cu Lu sangu allecchi e soprattutto con tanti italiani e staff della società che non si elevava a supremo io quella gente amavo non la schifezza di oggi arroganti che pretendono la nostra genuflessione
Il solito fake barese ossessionato e con il complesso di inferiorità! Ma non sei stanco di farti deridere da tutti?! Curarti proprio no, eh?!
eh beh… che brividi e che ricordi…lu presidente Jurlano, Mimmo Cataldo, Micio Orlandi capitano, Paciocco “stop a seguire”…e tanti e tanti e tanti. Poi lui: il teorico del “casino organizzato”, “Genio” Fascetti e lu dottore Palaia… la grande gioia, dopo la tristezza dell’anno prima… tutto bello!!💛❤💛❤
uscire da anonimato attraverso il calcio per LECCE andando alla ribalta nazionale con una città impazzita di gioia indimenticabile❤️💛