Cognigni (osservatore Ekstraklasa): “Almqvist al Lecce, operazione vincente per tutti. Ora può esplodere”

La nostra intervista a Diego Cognigni, osservatore per diversi club italiani ed europei specializzato in calcio polacco, il quale ci ha presentato nel dettaglio Pontus Almqvist, calciatore da lui a lungo seguito

Ben trovato Diego, andiamo subito al sodo: che giocatore è Pontus Almqvist?

“Pur essendo dotato fisicamente ed a livello di altezza ha un baricentro basso che gli permette di gestire il pallone e ripartire in contropiede, soprattutto nelle zone in cui gioca più volentieri, ovvero sull’esterno, che sia a destra o sinistra. Chiaramente trova meglio sulla corsia destra dove può rientrare e giocarsi le sue carte con il suo piede forte, ovvero il sinistro, sebbene utilizzi bene anche il piede opposto”.

Com’è stata la sua stagione in Ekstraklasa?

“A me Pontus è sempre piaciuto ed è stato un giocatore davvero valido per il Pogon. Fu quasi un’acquisizione sorprendente per la squadra polacca al tempo, ma le condizioni relative alle situazione in Russia hanno favorito il suo approdo a Stettino e, successivamente e di conseguenza, anche al Lecce in questa sessione di mercato. Ha disputato una buona stagione in Ekstraklasa, ha dato il suo contributo in campionato sia in termini realizzativi che di assist ed ha partecipato anche ai preliminari di Conference League la scorsa estate”.

Come si potrebbe trovare nel 4-3-3 di D’Aversa e in generale nel calcio italiano?

“Per me è perfetto per lo scacchiere di D’Aversa. Il tecnico punta molto sugli esterni e la maggior parte delle volte questi ultimi hanno reso sopra le aspettative con lui in panchina. A me piace l’atmosfera che Corvino sta creando a Lecce, ovvero un gruppo di giocatori che sono vicini per nazionalità ed etnia, questo facilita l’inserimento dei nuovi e, nel caso di Pontus, anche se è già abituato a cambiare squadra, posti ed usanze, è sicuramente un vantaggio all’inizio. Non é mai davvero esploso ma le cause possono essere molteplici, scelte errate nel momento sbagliato o semplicemente non è mai riuscito a rimanere nello stesso posto a lungo termine, non solo per scelta sua o meno. Io nel campionato italiano lo vedo più come arma da usare in corsa, dal momento che è un giocatore che crea tante occasioni per sé e per i suoi compagni dunque lo sfrutterei in seguito nel corso delle partite. Con le squadre stanche e lunghe può infatti fare la differenza e come chiaro che sia, se riesce nel farlo, aumentano ovviamente fiducia e confidenza”.

Pensi che l’operazione del prestito con diritto di riscatto possa tramutarsi per lui in un’occasione a lungo termine?

“Da quello che so non c’è un vero e proprio diritto di riscatto quanto piuttosto un gentleman agreement per un eventuale riscatto. Spero per il ragazzo di fare bene e di riuscire a trovare una piazza, un popolo, una tifoseria che gli offrano supporto per trovare quella continuità che spesso gli è mancata, come detto prima, per molteplici fattori. Detto ciò, a queste condizioni economiche, per me è una situazione win-win, sia per il Lecce che può trovare nelle sue file un giocatore che può finalmente esplodere, visto che l’età è quella giusta, e sia per il ragazzo che può trovare un gruppo ed una piazza pronti a scendere in guerra con la squadra come visto la scorsa stagione”.

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