Fiorentina-Lecce, le pagelle: Gonzalez e Ramadani steccano, Pongracic cresce a dismisura. Strefezza e Almqvist troppo leggeri

LECCE:

Falcone 5,5 – Non perché abbia colpe sui gol, anche se il primo si insacca lentamente sul palo lontano. Resta tuttavia impossibile dargli la sufficienza alla luce della totalità di palloni giocati di piene sbagliati. Anche in uscita lascia a desiderare ed ogni campanile alzato dai viola, che dovrebbe essere sua preda, si trasforma in palla gol avversaria

Gendrey 5 – Non una gran partenza di stagione per il francese, quest’oggi in grave difficoltà nonostante un andamento in crescendo. Sulle diagonali sta mancando sin dalla gara con il Como, elemento che dipenderà certamente dal cambiamento di atteggiamento tattico del Lecce e sul quale D’Aversa starà lavorando di sicuro. Il francese però ci mette del suo in peggio, non solo non chiudendo sul bis di Duncan ma sbagliando quasi tutto ciò che c’è da sbagliare

Pongracic 6 – Avvio da incubo, secondo tempo da leone. La prova del croato è forse la fotografia perfetta che rappresenta il Lecce dai due volti visto al Franchi, spaesato e pasticcione nella prima frazione, grintoso ed autoritario nella ripresa. Così inizialmente regala corner, punizioni e metri all’attacco viola, poi inanella anticipi agendo quasi da incursore fino a sfiorare il gol del pari in ripartenza

Baschirotto 6 – Risultato simile a quello del collega senza bisogno di andare sulle montagne russe. Anzi, nella prima parte di gara totalmente allo sbando dei suoi riesce a tenere una bussola che si perde solo quando ha necessità di impostare. Nella ripresa sarebbe stato perfetto se lo scatenato Nico Gonzalez non gli fosse volato in testa sfiorando la doppietta subito dopo il gol della speranza di Rafia

Gallo 5 – Il Franchi evidentemente non gli porta bene, e stavolta la sfortuna proprio non c’entra. La prestazione è infatti non all’altezza e lo vede asfaltato in lungo ed in largo da Nico Gonzalez che lo lascia sul posto a ripetizione. Questo nonostante non sia nemmeno lontanamente il giallorosso più “pasticcione” della prima frazione (non) giocata dai suoi

Ramadani 5,5 – Passo indietro rispetto all’esordio, anche se è tutto il centrattacco a soffrire fino ad un certo punto. L’albanese ha però il grande demerito di inaugurare la lunga sequela di strafalcioni che costellano il primo tempo del Lecce scegliendo inspiegabilmente di non disturbare nemmeno un Nico Gonzalez che segna (complice deviazione del 20 di D’Aversa) indisturbato. L’errore lo segna e gira a vuoto per un’ora abbondante, rimettendosi in piedi solo grazie all’aiuto di Kaba

Gonzalez 5 – Il fratello compassato del furente spagnolo visto con la Lazio. La sua giovane età avrebbe dovuto portarlo a mostrare tutt’altra veemenza facendo quantomeno sudare la dominante mediana toscana. Che invece lo fa girare completamente a vuoto, talmente tanto da portare lo scuola Barcellona anche quando è completamente solo e privo di pressing

Almqvist 5,5 – Dispiace, ma non ne azzecca davvero una dalla cintola in su. Solo la generosità che consente a Gendrey di non affondare definitivamente gli evita la grave insufficienza in una gara in cui un po’ è inesistente ed un po’ è impreciso. Mezzo dribbling riuscito tra i tanti sbagliati, nemmeno un passaggio dettato e la consapevolezza che deve migliorare nell’interpretazione delle gare e degli avversari

Rafia 6,5 – Un gol stupendo ad impreziosire una prestazione già tra le migliori dei suoi. Cosa che certo non era difficile, visto il nulla di un primo tempo giallorosso in cui il franco-tunisino è stato un fantasma capace di toccare pochissimi palloni e tutto sommato non malaccio (è anche il primo a cercare la conclusione). Cambia la partita con una rete tutta sua, visto che nasce da un pallone sradicato ad Arthur per poi finalizzare con un gioiello

Banda 6,5 – Come tanti compagni, è protagonista di una gara dai due volti. All’inizio prova sì a mostrare qualche interessante spunto, cosa difficile visto che sbaglia anche il più elementare dei controlli. Ordinato, preciso e pimpante in una ripresa in cui firma due assist, il primo un po’ casuale il secondo che è un arcobaleno disegnato per la testa di Krstovic

Strefezza 5,5 – E’ quello con più attenuanti tra i protagonista della bruttissima prima frazione salentina, per il semplice fatto di giocare da adattato e con palloni assolutamente ingiocabili. Cerca di lasciare così lo zampino con un tentativo da fuori mandato in corner e provando ad assister i compagni con cross mai troppo precisi. Molto meglio quando è arretrati sulla trequarti, dove inizia finalmente a mostrarsi utile alla manovra

Dorgu 6 – Tutt’altra capacità di essere nel match rispetto a quanto dimostrato da Gallo. Entra bene in campo e fa sentire i muscoli a Nico Gonzalez, soffrendo solo in un caso su Kouamé che sfiora un gol che sarebbe potuto anche essere da review viste le mani altrui che il danese si trova nettamente a dover sopportare. La sua verve si sente anche senza guizzi particolari e non è un caso che Banda si lancia all’assalto di una Fiorentina colpita proprio da quel lato

Kaba 6,5 – D’Aversa ha bisogno di sostanza in mezzo al campo, dove il Lecce del primo tempo è stato spazzato via senza reagire. Il francese ci mette pochissimo a coniugare muscoli e cervello, le due peculiarità sulle quali i giallorossi costruiscono la rimonta. Prezioso dietro, ogni volta che sale la Fiorentina va in difficoltà

Krstovic 7 – Un’inzuccata precisa e perentoria, certo aiutata dalla gran palla di Banda, con la quale regala subito un punto alla sua nuova squadra prendendosi la palma di migliore dei suoi. Questo perché ci mette la firma, certo, ma anche per l’abilità di riuscire poi a fare reparto e mettere da solo in difficoltà la difesa toscana, tenendo quasi tutti i palloni

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All. D’Aversa 6 – Il risultato in sé, così come il carattere nel rimontare, meriterebbero un voto più alto, ma sappiamo bene che è anche la mancanza di cinismo di un avversario andato inizialmente in scioltezza ad aver permesso una rimonta altrimenti impossibile. Il Lecce scende in campo solo dopo l’intervallo, dopo aver dimostrato difficoltà dettate a questo punto (vista la verve che ha portato alla rimonta) da un approccio mentale al match totalmente errato. Il tecnico ha però l’abilità di ribaltare tatticamente la sua squadra, avvicinando Rafia alla punta e poi inserendo Krstovic al momento utile per prendersi un punto pesante

FIORENTINA:

Christensen 6 Dodò 5,5 Milenkovic 6 Martinez Quarta 6 Parisi 6,5 Arthur 5,5 Duncan 7,5 Nico Gonzalez 7,5 Bonaventura 6,5 Sottil 6 Beltran 6,5 Brekalo 5,5 Nzola 5,5 Mandragora 6 Infantino sv Kouamé sv All. Italiano 6,5