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Di Maio, dalla B sfiorata con il Lecce a capitano di San Marino: “I danesi pensavano a una scampagnata”

Un anno a Lecce amarissimo per l'epilogo playoff. Oggi a 41 anni non smette di giocare e sognare, vedi l'impresa sfiorata nell'ultimo match con la sua "nuova" Nazionale

Sapete che c’è un ex giocatore del Lecce oggi capitano di una Nazionale europea? Inutile pensare ai più quotati Hjulmand o Umtiti (che in Nazionale ancora non è nemmeno tornato), ma bisogna andare molto più indietro negli anni e guardare più in basso nel ranking. Parliamo di Roberto Di Maio, giallorosso nel 2012/13 ed oggi capitano della Nazionale di San Marino.

Ma partiamo dall’inizio. Intanto dalla sua carta d’identità, che dice pendici del Vesuvio e non del Monte Titano. Nato a Napoli nel 1982 si forma nelle giovanili del Modena e la Virtus Castelfranco, nel cuore dell’Emilia, è la sua prima squadra. Da lì, dalla Serie D, sarà una continua ascesa passando per tanta C fino alla Serie B toccata con la Nocerina nel 2011 (una sola stagione ma ben sei gol all’attivo). Tra C1 e C2 vestirà la maglia del San Marino e nel 2006, mentre veste la maglia della squadra della Repubblica che però disputa i campionati italiani, conosce la sammarinese Cristina Forcellini, la quale diventerà sua moglie.

Intanto, salutata Nocera Inferiore, a settembre 2012 ecco la chiamata del Lecce di Franco Lerda. In giallorosso 22 presenze in campionato in cui non confermerà la fama di difensore centrale goleador, riuscendo ad andare a segno solo in Coppa (3 presenze ed un centro a Latina). Il vero dispiacere è però l’epilogo di quella stagione chiuso con la cocente delusione delle finali playoff con il Carpi, promosso in B.

La ciliegina sulla torta dell’onesta carriera di Di Maio non sarà dunque la vittoria del campionato con il Lecce, ma arriverà ben 10 anni più tardi, superate le 40 candeline. Chiusa la carriera tra terza e quarta serie, infatti, l’ex giallorosso tornerà nella Patria della moglie dove ancora ne gioca il campionato, esattamente con i gialloverdi del Cosmos dopo le cinque stagioni nel La Fiorita. E lo scorso gennaio è arrivata anche la cittadinanza della Repubblica di San Marino in virtù del matrimonio, il ché per un calciatore vuol dire solo una cosa: esordio in Nazionale.

E questo arriva puntuale alla prima occasione: 23 marzo 2023, San Marino-Irlanda del Nord 0-2 e 90 minuti in campo per il naturalizzato. Seguiranno altre sette apparizioni, l’ultima delle quali solo l’altro ieri in un match interno con la Danimarca già rimasto nel cuore di tutti, sammarinesi e non, e ad un paso dallo scrivere la storia della selezione biancazzurra. Il vantaggio di Hojlund al termine di un ottimo primo tempo difensivo dei padroni di casa, poi il pari di Golinucci (capitano del momento vista la panchina iniziale di Di Maio) a far esplodere la gioia di San Marino durata 9 minuti (dal sessantunesimo al settantesimo) fino all’inzuccata vincente di Poulsen. Al 75′, poi, in campo Di Maio con un po’ di rimpianto per non aver potuto contribuire a tenere il risultato in parità.

Resta comunque la soddisfazione per uno dei migliori risultati di sempre, per un’impresa sfiorata che ha fatto andare un po’ nel panico ed un po’ su tutte le furie i non propriamente sportivi danesi. E non sono mancate le polemiche, con le dichiarazioni di Hojlund secondo cui gli avversari avrebbero voluto fargli male di proposito. A smentire tutto a Cronache di Spogliatoio è stato proprio capitan Di Maio: “A Hojlund e Kjaer dico una cosa: siete venuti a San Marino pensando di fare una scampagnata. Dopo il secondo gol, Hojlund si è messo il dito al naso per dirci di stare zitti. La maggior parte dei ragazzi che lo marcavano lavora 8 ore al giorno in azienda. Pensavano di passeggiare, invece hanno trovato una squadra attrezzata che li ha messi in difficoltà, rischiando di pareggiare. Io ho fatto un intervento duro per farmi sentire perché qualcuno stava facendo un po’ lo stupido”. Cuore di capitano.

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6 mesi fa

Non me lo ricordo quindi era scarso

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6 mesi fa

E nienzi tiè te Lu recuerdi sinceru Salento Basco Marco Perrone

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