LECCE:

Falcone 7 – Alla lunga è anche questa volta il migliore dei suoi. Subito decisivo su Arnautovic, è incolpevole sulla seconda vera occasione nerazzurra che vale il vantaggio su Bisseck. Poi, dopo essere stato abbandonato dai suoi solo davanti a Barella, si rialza con tre prodezze nel finale

Gendrey 6 – Sempre in difficoltà, mai domo o arrendevole. Carlos Augusto lo attrae spesso verso l’esterno portandolo ad avere qualche buco su cui rimedia Pongracic. Piccole imperfezioni, anche tre ottime incursioni offensive e, nel complesso, una prestazione sufficiente

Pongracic 6 – Come per gli altri compagni di reparto è una prova da barcollo ma non mollo. Costretto ad arrivare al record di punizioni causate, incluso un giallo che “era nell’aria”. L’Inter gira tanto e si muove ancor più, così non avere qualche defaillance sarebbe impossibile (in particolare, resta troppo largo quando esce Baschirotto), ma vanno anche contate le chiusure e l’aver chiuso alla pari la contesa con Arnautovic

Baschirotto 5,5 – Tutto sommato ripete la falsariga della prestazione di Pongracic, rispetto al quale pecca però sulle palle da fermo interiste. Si perde infatti Bisseck nell’azione della traversa, venendo poi attratto dalla palla sul gol che sblocca il match. Peccato, perché nel complesso ha ben figurato nella Scala del calcio

Gallo 6,5 – Un solo errore ed a tempo praticamente scaduto, quando Pavard da posizione impossibile per poco non cala il tris. Fino al novantesimo gioca però la sua miglior gara dell’anno, contenendo Darmian, chiudendo un paio di volte in modo decisivo e pungendo in attacco. Un tiro alto di non molto, un traversone un pelo troppo forte sprecato da Strefezza e un cross vellutato non finalizzato da Rafia

Gonzalez 5,5 – E’ il più dinamico del centrocampo giallorosso nel primo tempo. Pur essendo bravo a far salire la squadra nonché il primo ad impensierire Sommer, paga un paio di disattenzioni nelle fasi clou. Prima rimedia un giallo evitabile, poi stoppa male il pallone andando a causare la punizione (che però non c’è) del gol di Bisseck ed anche per questo resta negli spogliatoi all’intervallo

Ramadani 5,5 – L’eroe di una settimana fa non riesce a ripetersi. Stretto nella morsa del centrocampo più forte del campionato appare spesso spaesato, riuscendo al contempo a metterci la grinta alla quale ci ha abituato per tenere botta e spingere i suoi nel terzo di gara in cui il Lecce gioca bene e crea tanto. Poi, sul più bello, come i compagni si perde non seguendo Barella che arriva solissimo davanti a Falcone

Oudin 5,5 – Prova altalenante, dal sacrificio alla leggerezza dalla qualità alla poca incisività. Il francese ondeggia e none sempre è bravo su Barella, non riuscendo a chiudere su Bisseck per rimediare alla piccola mancanza di Baschi, con il quale divide i demeriti specifici. Un paio di inviti ottimi non sfruttati dai compagni, tuttavia zero tiri in porta

Strefezza 5,5 – In un match fatto di piccoli dettagli anche il capitano non sfigura, mancando tuttavia nel momento decisivo. A inizio gara è il meno pimpante dei suoi, concentrandosi soprattutto nella fase difensiva che svolge bene. Nel finale di tempo ha una buona (seppur forte) palla per colpire, spedendola alle stelle. Ci prova anche nella ripresa con un destro fuori misura subito prima di lasciare il campo

Piccoli 5,5 – Si impenna il livello degli avversari e la punta non riesce a ripetere la super prestazione anti Frosinone. Qualche sponda, il sacrificio necessario e poco altro di più. Soprattutto negli ultimi metri non trova il modo di pungere, sbagliando scelta nei pochi palloni toccati

Banda 6 – Sufficienza striminzita perché non ci si può far cacciare così per un calcio d’angolo non assegnato nel finale. E’ il suo errore più grave, peggio di quando di testa ha tolto dall’egida di Gonzalez il pallone del possibile vantaggio. Il resto della sua gara è però non fenomenale ma quasi: dribbling strepitosi, duetti con Gallo da applausi ed un paio di pericolosi tentativi da fuori

Kaba 6 – Ancora una volta entra bene in campo. Regge l’urto fisico con i possenti avversari, amministra bene quasi ogni pallone e così il Lecce mette spesso in scacco l’Inter. Il migliore lì nel mezzo

Rafia 6 – Entra e suona la scossa, contribuendo al momento di maggior pressione del Lecce. Al contempo ha però sulla testa una buona palla per lasciare il segno, ma la stessa finisce dritta tra le braccia di Sommer

Krstovic 6 – Può poco, ma si mostra volenteroso in diverse circostanze

Venuti sv

Sansone sv

All. Tarozzi (D’Aversa squalificato) 6 – Dal punto di vista dell’organizzazione della squadra davvero poco da dire. Il Lecce c’è, finale in inferiorità escluso soffre l’Inter il giusto e gioca abbastanza bene, peccando solo in cinismo offensivo ed in un minimo di aggressività in più a protezione di Falcone. Sui calci da fermo, invece, si deve migliorare, soprattutto quanto concedi 30 tra angoli e punizioni all’avversario

INTER:

Sommer 6,5 Bisseck 7 Acerbi 7 Bastoni 6 Darmian 6 Barella 7 Calhanoglu 6,5 Mkhitaryan 7 Carlos Augusto 6 Thuram 5,5 Arnautovic 6 Asllani 6 Pavard sv Sanchez sv Klaassen sv Frattesi sv All. Inzaghi 7