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I numeri di Lecce-Juventus 0-3: disegno perfetto di Allegri, giallorossi senza conclusioni pulite

Contropiedi e palle inattive sono le chiavi di volta della vittoria della Juventus contro il solito Lecce volenteroso ma poco pericoloso

Un’ora di gioco intensa non basta contro la voglia della Juventus di balzare in vetta. I bianconeri rompono l’equilibrio attorno all’ora di gioco con il tiro sporco di Vlahovic e il Lecce perde le proprie certezze mentali restando in balia di un avversario dagli automatismi perfetti e quasi inattaccabile dopo lo 0-1.

La poca pulizia nella rifinitura resta il leitmotiv del Lecce. La Juventus, a 1.96 di xG, ha centrato lo specchio 6 volte in 12 tiri. Dopo gli sprechi contro la Lazio, con la Juve ci si aspettava maggior difficoltà contro una squadra che concede pochissimo. Così è stato. I tre tiri nello specchio in 10 conclusioni hanno prodotto solo 0.53 di xG. Pesano statisticamente i primi due spunti di Krstovic 0.12 e 0.13 e il piatto di Sansone su servizio di Dorgu (0.19). Nel mezzo il vuoto, fatto di tiri respinti e perlopiù da fuori. I giallorossi hanno calciato 7 volte al di là dei sedici metri, due invece la Juve.

L’allenatore livornese è stato il secondo top player della Juventus, oltre a Vlahovic (doppietta, 5 tiri, 3 in porta e 1.22 di xG personale), vittoriosa nel Salento nonostante l’assenza di Chiesa e Rabiot. I bianconeri hanno colto in vantaggio in una delle cinque ripartenze. Il dato del possesso palla conferma l’attendismo della Juventus: 47% contro 53% lasciato a un Lecce che comunque per un’ora ha messo in cantiere la sua manovra giocando alla pari sporcando quanto possibile le iniziative offensive del serbo e dei compagni, e ne è una prova la buona prestazione del terzetto titolare di mediana. Allegri ha lavorato sui contropiedi veloci per far eccellere la qualità dei suoi singoli su giocate veloci a seguito di palla recuperata.

La Juventus ha eretto il muro per arginare Krstovic e le iniziative offensive del Lecce. Sono stati solo 10 i tocchi in area dei padroni di casa contro i 35 della Juve e la percentuale di duelli offensivi vinti si è fermata al 35.21%. Almqvist ha sprizzato a tratti (16 vittorie, il 44%) e Krstovic (14, 36%) ha battagliato per quanto possibile contro Bremer e Danilo, dominatori delle battaglie difensive con, rispettivamente, il 79% e l’80% di vittoria.

L’ex Torino, oltre ad aver limitato il 9 del Lecce, ha anche chiuso la contesa con il gol di testa, evidenziando un altro aspetto del disegno perfetto di Allegri, l’attacco su palla alta spiovente sul palo lontano. La Juventus ha vinto il 56% dei duelli aerei. Sui singoli, Ramadani ha dato un contributo sostanzioso: 15 recuperi e 8 intercetti contro il folto centrocampo juventino. Pongracic e Baschirotto hanno sofferto i duelli (entrambi sotto al 50%), ma si sono riscattati sui recuperi (10 il croato, 12 Baschi). Gli esterni sono rimasti un po’ avulsi dal gioco, infatti tra le prime sette linee di passaggio utilizzate ieri non figura la ricerca di Almqvist e Oudin.

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