Il primo gol non si dimentica mai. Se poi, porta a una rimonta che ha dell’inverosimile e fa scoppiare di gioia un pubblico caldo e passionale, diventa uno di quei momenti che provi a rivivere quando chiudi gli occhi e pensi a momenti che ti hanno reso orgoglioso. L’uomo del destino di Lecce-Fiorentina 3-2 è Patrick Dorgu, terzino di spinta catapultato in A dopo la vittoria del campionato Primavera (tra l’altro conquistata proprio nella finale contro i viola).
Ci voleva sfrontatezza, per ribaltare un risultato in 112 secondi. Lo ha dimostrato Dorgu, partito in picchiata dalla propria trequarti dal momento in cui Gonzalez ha sradicato il pallone e aperto per l’inserimento di Gendrey a destra. Il resto dell’azione diventerà antologia. Krstovic che aggancia il cross e spara, Terracciano che respinge. Il pallone, lento, s’avvicina a Dorgu che, con un altro pizzico di sfrontatezza, apre il destro, non il suo piede. La sfera sembra sparire per poi sbucare in fondo alla porta dopo il tocco all’incrocio. Non poteva andar fuori anche questa, il Lecce non poteva rimpiangere il terzo legno di giornata (dopo Kaba e Krstovic). Il Lecce e D’Aversa meritavano un tripudio così, strozzato in gola contro il Milan.
La rete di Dorgu è il simbolo del progetto-Lecce, fatto di continuità economica e ricerca della valorizzazione dei propri giovani anche a costo di soffrire e patire cali e momenti di difficoltà. E’ successo anche ieri dopo il regalo di Falcone a Beltran. Gli episodi nel finale hanno però finalmente sorriso e Dorgu ha festeggiato, non pecchiamo di presunzione, uno dei gol più goduriosi della sua lunga e probabilmente entusiasmante carriera.
“Vincere attraverso i frutti di quello che è la nostra idea di calcio. Mi piace sottolineare anche la prova di Gonzalez che ha cambiato la gara. Dorgu e Gonzalez sono il simbolo del nostro progetto”. Saverio Sticchi Damiani ha centrato il punto già nell’immediato postpartita tra i gradoni del Via del Mare. L’unità società-squadra-area tecnica-tifoseria è un plusvalore che non va trascurato per il successo del giovane Lecce. Lo dicevamo alla fine del calciomercato e lo ripetiamo anche ora. Allo stadio, più che sui social dove, purtroppo, è più facile far rumore, anche la vicinanza del pubblico, esploso già al gol di Piccoli, ha sicuramente spinto Dorgu ad aggredire lo spazio dopo il calcio d’inizio.
Pantaleo Corvino, alla prima vittoria contro la Fiorentina dopo il suo ritorno al Lecce, gongola per la soddisfazione doppia. Successo contro i viola, in un appuntamento mai banale dopo dieci anni di vita professionale, raggiunto con due giocate, il contrasto di Gonzalez e il gol di Dorgu, frutto di ragazzi figli del suo metodo. Per pensare alla prossima plusvalenza, con Dorgu attenzionato dalle big d’Europa, ci sarà tempo, ora è il momento di calcolare solo i punti da conquistare per festeggiare la seconda, storica, salvezza.
La palla in mezzo per Kristovic l’ha messa Piccoli mentre Dorgu ha calciato in porta con il piede sinistro. Praticamente avete fatto una ricostruzione completamente sbagliata
Grande Dorgu ma quanto ha saltato piccoli sul gol del 22… Mamma mia!!!!😱