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LIVE – La conferenza stampa di fine mercato invernale dei direttori Corvino e Trinchera

Tutte le dichiarazioni in diretta da parte dei direttori tecnico e sportivo del Lecce Pantaleo Corvino e Stefano Trinchera

Tutto pronto nella sala stampa del Via del Mare di Lecce, in attesa dell’arrivo dei due dirigenti giallorossi.

Prende parola il presidente del Lecce Saverio Sticchi Damiani: “Colgo l’occasione in questo appuntamento fisso di fine mercato per fare un bilancio di metà cammino anche a 360 gradi. L’ultima volta che sono venuto qui c’era un grande entusiasmo per la partenza a razzo. Dissi che la differenza in questo campionato dipenderà dalle 4-5 sconfitte consecutive che arriveranno, che la differenza la farà l’ambiente. Oggi sono contento, dopo la bellissima vittoria di venerdì, di aver constatato che il nostro popolo ha recepito più che mai quel messaggio. Ho negli occhi momenti che non dimenticherò, pensando all’incoraggiamento fatto posto 0-3 con la Juve, ai 2500 che hanno applaudito fino alla fine a Genova o ai 4mila di Roma. C’è un popolo che fa fatti, non chiacchiere, dimostrando di aver capito e di darci energia, forza. Li voglio ringraziare e spiace per chi è andato via 10 minuti prima”.

“Ho la sensazione divenuta certezza che questo si sta rivelando come uno dei campionati più difficili della Serie A. Alla 23esima non c’è una neopromossa nelle ultime tre, mai successo negli ultimi anni. Ciò vuol dire che in questo campionato capitoleranno squadre importanti che hanno fatto investimenti importanti e mai pensavano di retrocedere. Noi dobbiamo essere consapevoli che le nostre rivali sono squadre come l’Udinese che non retrocede da 40 anni, il Sassuolo della Mapei, Cagliar e Salernitana che hanno proprietà importanti. E’ un torneo difficile che passa da mille dettagli. E si sta andando una Serie A che sarà sempre così. Se salgono Parma e Como, società ricche, il torneo si fa sempre più proibitivo. Senza dimenticare che c’è chi sta cercando di portarlo a 18 squadre. Alla luce di ciò tutti gli scenari sono possibili, quelli belli e quelli meno belli. Noi ci batteremo sempre per raggiungere quelli belli”.

“Ci sono proprietà importanti in questa Serie A, con tanti fondi protagonisti. Questi fondi devono sempre vendere per generare utile, così anche le più grandi passano da un fondo all’altro. Poi ci sono proprietà con dietro potenze industriali nazionali. Poi c’è chi non ha grandi risorse ma fa all-in, spendendo quello che non ha e alterando la concorrenza sportiva per magari dare una fregatura a chi rispetta le regole. Purtroppo il sistema consente anche questo, perché c’è chi aggira l’ostacolo e non dovrebbe essere iscritto al campionato. E noi ci misuriamo con tutto ciò mettendoci risorse nostre, con tutti i soci che sono persone fisiche che mirano a gestire il club in modo serio puntando al risultato sportivo. Con i nostri soldi dobbiamo finanziare mercato, ristrutturare lo stadio e persino restituire 2 milioni alla B per tre anni, perché funziona così. Per fare tutto ciò io mi affido a delle persone, come Corvino e Trinchera, che devono fare un doppio compito, ovvero farmi salvare e tutelarmi dal punto di vista economico. Due compiti quasi incompatibili e non trovo sul territorio nazionale chi è in grado di farlo meglio di così”.

“Corvino e Trinchera sono dei professionisti straordinari, i migliori sul territorio nazionale in questi compiti. L’Empoli per mantenere l’equilibrio ha dovuto fare cessioni per 60 milioni, il Sassuolo nonostante la Mapei per 100 milioni, l’Udinese altrettanto e per non parlare del Verona ma anche il Genoa. Questo per dire che chi non ha uno sceicco deve fare così. Bisogna guardare anche altrove, se non si va oltre Surbo non si capisce la dinamica di tutto questo. Questa è la realtà. Noi quest’anno con una sola operazione, ossia Hjulmand, siamo riusciti a determinare questo equilibrio perché stiamo facendo un lavoro che non ha precedenti su una parte in cui in Italia vengono destinate il 70% delle risorse, ossia gli stipendi. Noi siamo gli unici a viaggiare su percentuali molto minori, con percentuali che andrebbero studiate a Cambridge. Comprare gente anche a zero ma dando uno o due milioni a testa il club si appesantisce di stipendi che non danno prospettive. Il nome dà gioia ai tifosi, ma non giova al club”.

“L’area tecnica riesce a fare bene questo processo. A fine anno, anziché cederne sei come gli altri, ne basta cedere uno. In Italia nessuno ha quest’abilità. Io sono geloso di questo progetto tecnico perché vedo che è un progetto che può portarci lontano e mi tutela come presidente e come proprietario. Il mio sogno è che ci possa consolidare in Serie A per molti anni, per fare investimenti sulle strutture migliorando il livello sotto tutti i punti di vista. Ho scoperto che tra due partite faccio 100 presenze in Serie A da presidente, il terzo dopo Iurlano e Moroni. Questo per dire che voglio sognare, sì, ma facendolo con elementi concreti. Vedo il progetto ma bisogna anche esistere lo scenario peggiore. Ma in un progetto sano anche lo scenario peggiore passa da situazione di vita o morte a incidente di percorso. Non voglio più vivere un anno come quello dell’ultima retrocessione, con gente con ingaggi alti che nemmeno voleva stare a Lecce. Se non avessi chiamato Corvino lo scenario più probabile sarebbe stata la retrocessione in Serie C. Cosa peraltro successa ogni anno a qualcuno. Pensare a questo mi porta ad essere più lucido oggi”.

“Non avendo il Lecce debiti, la cosa ci fa considerare come un club di alto livello in Lega Serie A. Sapete perché tutti vogliono venire a Lecce? Perché il 20 di ogni mese paghiamo lo stipendio e non a scadenza federale. Così come dicono che il Lecce viaggia in tutta Italia in charter. Che non è una sbruffonata, ma aumentare il comfort, non fare scali ed aumentare le prestazioni sportive. Tutte cose inimmaginabili prima”.

“Siamo arrivati al mercato di gennaio con un indice di liquidità positivo che ti consente di fare mercato. Ed infatti abbiamo subito chiuso un’operazione per Perotti che è stata importante. Non volevamo portare il nome che non gioca da un anno per ingannare la piazza. Il mercato deve servire per aumentare il livello della squadra, vedi i tanti acquisti fatti in estate da Falcone a Krstovic. A gennaio devi trovare elementi del genere ed a prezzi da Lecce, cosa difficile. Solo con Pierotti si sono verificate queste due condizioni”.

“L’operazione Strefezza non è stata fatta per i soldi, per quelli è bastato Hjulmand. Strefezza non era assolutamente preventivato. E’ un’altra vicenda, di un giocatore che per una serie di ragioni non era sicuro di essere protagonista assoluto. Per il nostro modello sono più appropriati Almqvist e Strefezza, così il ragazzo pur avendo fatto tante presenze non si sentiva protagonista. Il suo entourage in poche ore ha trovato un’operazione a cifre importanti e che portava un ingaggio importante. Il Como soddisfaceva le richieste del giocatore e quelle del Lecce. Un buon padre di famiglia, un buon manager, un buon amministratore cosa avrebbe dovuto fare? Quando ci sarà un’operazione da Lecce queste cifre verranno reinvestite. Con il ragazzo ci siamo lasciati non bene, ma benissimo. Ci siamo ringraziati a vicende. Magari ultimamente non aveva le stesse prestazioni dell’anno scorso ma questo non cambia nulla, ci siamo abbracciati e non capisco perché debba venire schiacciato”.

“Le strutture per noi sono importanti e noi siamo fermamente convinti di puntare sul centro sportivo. Sottolineo che il centro sportivo per noi è solo un costo, non genera profitto. L’unico obiettivo è quello di alzare il livello delle prestazioni sportive. Ad Acaya abbiamo un solo campo, ed in certe fasi dell’anno il terreno non è buono. Ti serve il centro perché ha 4, 5, 6 campi. E’ necessario, sono in imbarazzo con i giocatori che lo chiedono. Non possiamo essere i primi in lega per gestione e ultimi per strutture. Io voglio e devo fare il centro sportivo. Avevamo individuato un’area a Lecce, parlando con il Comune è emerso che a causa dello strumento urbanistico, che non dipende dal sindaco perché è antecedente, questo non rispecchiava le necessità del Lecce. E non ci sono aree adatte sul territorio comunale così ci rivolgeremo altrove, perché io voglio farlo quanto prima”.

“Sui Giochi del Mediterraneo ora c’è la possibilità di avere una seconda tranche di risorse che possa permetterci di avere una copertura. Con i primi 11 milioni, che sono 8 più iva ed abbiamo già preso, faremo un bel restyling. Però c’è la possibilità di averne un’altra parte per fare qualcos’altro perché si sono liberate risorse. Stiamo presentando la progettualità”.

La alla passa a Pantaleo Corvino“Come management siamo stati scelti dalla proprietà per portare avanti il lavoro ben descritto dal presidente Sticchi. Normalmente un manager di un’azienda è giudicare positivamente se porta profitti all’azienda ed al contrario se porta negatività. Nel calcio oltre a ciò deve portare risultati sportivi, e credetemi che portare le due cose è estremamente difficile. Soprattutto in un calcio attuale fatto di fondi e sceicchi. Riuscire a creare un’azienda sostenibile è complesso e richiede interventi sotto vari punti di vista, vedi i tanti aspetti toccati dal presidente”.

“Devo essere giudicato per quello che faccio e per come lo faccio. Siamo partiti dalla Serie B e siamo in A per il secondo anno, ed oggi saremmo ancora salvi. Sarà difficile, ma ad oggi siamo lì. La Primavera l’abbiamo portato dalla B al tetto nazionale. Tutto questo non portando l’azienda in dissesto finanziario, ma al contrario patrimonializzando e facendo parlare l’Europa della squadra più giovane della Serie A. Ho dovuto sudare per alleggerire di ingaggi pesanti. Uno l’ho venduto per 1.3 milioni, accusato che fossero pochi, e fino a ieri giocava in C. Un altro ho dovuto cederlo per un 1.5 ma con percentuali da dare a procuratore e ad un’altra squadra. Si dice che la nostra rosa non valga niente, poi quando cediamo un giocatore ci dicono siano pochi i milioni. Questa rosa vale 120 milioni se ci salviamo e 80 milioni se retrocediamo. Abbiamo il monte ingaggi più basso e lo diciamo perché vogliamo dire al mondo intero che un altro modo di fare calcio è possibile. Lo facciamo perché mettiamo a disposizione la nostra capacità e fare qualcosa per il territorio. Senza chiedere nulla ad una proprietà che è sempre stata chiara sulle risorse e sulla virtuosità che si vuole tenere. Bisogna essere giudicati sul percorso, sul da dove si parte e dove si arriva”.

“Un tifoso al bar stamattina mi ha detto “Direttore, così ci salta il cuore” ed io gli ho risposto alzando la maglietta e mostrandogli ed indicando che ho 4 bypass. Figuratevi se vorrei soffrire o vorrei che tutto fosse più semplice, ma non è così e bisogna fare il massimo con ciò che si ha e per ciò che viene chiesto. Per poi essere giudicati”.

“Tornando sul mercato di gennaio, ricordiamo che è chiamato di riparazione. Con Trinchera ci siamo seduti e ci siamo detti “C’è qualcuno da prendere per i titolari?”. Tutto è migliorabile, ma quanto costerebbe prendere, citando quelli con più minutaggio, prendere qualcuno meglio di Falcone, Gendrey, Pongracic, Baschirotto e Gallo? O ancora Ramadani, Kaba e Oudin? Banda e Almqvist? E Krstovic? Quanto costerebbe migliorarli? Tutti sono migliorabili, ma pensate a quanto valutate i sopracitati e quindi quanto costerebbe prenderne uno migliore. Ma passiamo alle alternative, anche qui devi pensare ad alternative migliore di quelle che hai. Pierotti è stato preso per anticipare l’eventualità che qualcuno partisse. E’ questo il mercato del futuro del Lecce, anticipare le mosse per ciò che ti offre il mercato”.

“Sono stato criticato per aver preso Strefezza perché era fuori ruolo, oggi vengo criticato perché cedo un calciatore che da febbraio ha fatto un gol su rigore di Salernitana. Devo pensare poi di prendere un giocatore al suo posto perché magari ne fa due. L’aspetto affettivo deve essere messo da parte, perché se penso a questo per l’aspetto affettivo devo avere ancora Strefezza, ma anche Di Francesco e Di Mariano. Bisogna andare oltre, non pensare all’essere affezionati, non ragioneremmo nel modo migliore. Si dice D’Aversa non lo faceva giocare, e invece ha giocato tantissimo”.

“Tutte le testate nazionali riportano i nomi dei giocatori migliori e normali acquistati. Baldanzi, Ngonge, Alcaraz, Vitinha con certe cifre, Belotti potevano prenderli il Lecce, per citare i migliori? E invece gli altri giocatori normali erano migliori di quelli già in rosa? Bisogna ragionare su questo”.

Ora spazio alle domande.

Corvino: “Giocatori già presi per il nuovo anno a parametro zero? Sì, posso dire che oltre a Pierret è stato già preso qualcuno”.

Corvino: “Ad inizio mercato abbiamo detto di stare attenti e che avremmo colto eventuali opportunità. E’ una sessione di un mese che dà delle opportunità e nessuno può dire che io abbia detto il contrario. Con il mercato che ho citato non potevamo comprare certi nomi. Per quanto concerne le alternative, Pierotti è stato preso in questa ottica, anche magari con caratteristiche diverse rispetto ai titolari, perché un esterno può essere anche più potente sfruttando però ciò che offre il mercato. Poi vorremmo fare tutto quello che vuoi, ma in quattro mercati di Serie A era difficile fare meglio”.

Sticchi: “Tifosi che devono anche un po’ essere ragionieri? Beh, io sono talmente romantico che, quando ho pensato che 7 anni fa che il Lecce stesse per sparire, ho fatto qualcosa che nessuno senza romanticismo avrebbe fatto, ossia mettermi in gioco per salvarla e per cercare di raggiungere risultati sportivi. Per fare profitto avevo già la mia azienda, quindi se sono qui è perché sono il primo a sognare”.

Sticchi: “Secondo me sia l’indice di liquidità che l‘indice di indebitamento devono avere un ruolo importante. Sono d’accordo con l’ad del Sassuolo che ha detto questo, perché sono elementi che vanno entrambi presi in considerazione”.

Corvino: De Wit non lo abbiamo mai detto noi. E’ un calciatore che quando mi è stato ho detto non confermo non smentisco, a volte certi nomi mi stanno bene per arrivare ad altri obiettivi. Io ho confermato Pierret e vi ho dato un’indicazione precisa. Avendo Oudin e Rafia non pensavamo di prendere un giocatore superiore alla loro valutazione, è chiaro che fosse un giocatore di grande qualità. Facciamo il meglio con ciò che abbiamo. Io poi cresco di critiche, poi sì c’è chi lo fa sui social e vabbè, prima c’erano le piazze e ora ci sono i social. A volte ci sono degli spunti che ti fanno riflettere e li prendi. Chi mi giudica per dire che impongo il 4-3-3 sbaglia. Io non impongo niente, seguo un modello che può essere sempre migliorato. Ma è un modello che mi ha portato dalla Terza Categoria alla Champions League. C’è chi dice di cambiare anche se mi ha portato in Serie A, nemmeno fossimo andati in Serie C. Tutti gli allenatori di club più importanti seguono questo modello ed ho provato a portarlo a Lecce. Poi certo che ci sono altre strade, certo, questa è la nostra. Ed è stato merito di due allenatori che oltre al modello ci hanno messo il lavoro quotidiano che hanno consentito di migliorarci molto. Poi perché mi devo sentire colpevole se ho fatto bene? Io ho dato tutto me stesso per cercare di portare i risultati. Dovevo portare un movimento sostenibile e dare continuità calcistica. Poi sono arrivati successi”.

Sticchi: “Sulle strutture abbiamo avuto dimostrazioni d’interesse da diversi comuni, limitrofi e non. Anche del centro Salento, sarebbe una cosa interessante. Di certo non possiamo aspettare i tempi del Comune di Lecce e dobbiamo andare avanti quindi fuori dal territorio comunale”.

Corvino: Lagerbielke? Ormai anche chi è al Polo Nord vuole venire al Lecce. Abbiamo avuto questa manifestazione d’interesse. Ci eravamo interessati già in estate, ma il suo club aveva richieste esose ed anche il suo agente. Richieste esaudite dal Celtic che pagò 4,5 milioni con 800mila euro di ingaggio netto. Cifre troppo alte considerando le alternative nel ruolo. Non si sono trovati bene, l’agente si è riproposto ma noi sapevamo già fosse fuori parametri”.

Corvino: “Io ho portato delle offerte scritte al presidente che nessuno in Italia avrebbe rifiutato. Alcune non gliene riporto nemmeno. Abbiamo ricevuto offerte in questa sessione che, se accettate, avremmo raggiunto quelle cifre (120 milioni, ndr). Abbiamo avuto proposte per i titolari ed anche per qualche riserva”.

Sticchi: “Confermo, ci sono arrivate offerte scritte per 100 milioni di euro. Un giorno, se questi giocatori andranno via, vedrete che si arriverà a questa cifra detta oggi. Parliamo di offerte non di club italiani, da Arabia e Turchia soprattutto. Ci siamo permessi il lusso di criticare”.

Sticchi: “Qualche contatto, qualche incontro in video con realtà oltreoceano con possibili nuovi soci c’è stato. Il modella genera interesse, assolutamente. Chi viene da fuori viene per fare investimenti. Ho avuto tre chiacchierate e tutti mi hanno manifestato lo stesso interesse, ovvero quello di venire ad investire sullo stadio perché magari hanno delle possibilità correlate”.

Corvino: “Quanto varrà Dorgu a fine campionato? Ve lo dirò a fine campionato. Non lo dico anche perché i ragazzi devono essere concentrati sul presente, perché c’è da lottare. Di certo noi stiamo facendo un grande lavoro di valorizzazione e patrimonializzazione con obiettivi ben precisi e le possibilità di vendita vengono concretizzare solo al momento giusto. Vedi Hjulmand, che dopo la salvezza ha lasciato sì il Lecce, ma per certe cifre e per andare a giocare in un club di altissimo livello”.

Si è conclusa la lunga conferenza stampa.

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wanja p
wanja p
2 mesi fa

Tutti fanno conferenze stampa, x giustificare il non mercato. Sarebbe bastato non illudere i tifosi con i De Witt, i Lagerbilke ecc…poi leggi che per Lagerbilke non ci si è accordati per una differenza di 420.00mila €! Strefezza e sopratutto Vulturar, regalati….È sembrato un atteggiamento micragnoso! Comunque la squadra è buona, solo che D’Aversa deve disporla meglio in base alle circostanze.💛❤️ Baresi Cozzari!!!

Nick
Nick
2 mesi fa

Bene. Se qualcuno aveva dei dubbi è lui ad imporre il 433. Formalmente no ma se compri solo giocatori da 433 è quella la direzione…peccato perchè bisognerebbe essere più aperti ed elastici. Per il resto, riguardo la gestione, le solite cose da qualche anno a questa parte. Vanno sicuramente fatti i complimenti perché non è facile. Però il dolce qualche domenica lo puoi pure comprare che noi non ci offendiamo😂😂😂😂

botrugnoxever
botrugnoxever
2 mesi fa

grande corvo, pensate a quanto hanno speso salernitana bari udinese e compagnia bella….noi abbiamo tutte propieta’, siamo tranquillissimi e giochiamo nel 3 campionato mondiale

bepiserieA
bepiserieA
2 mesi fa

Dal vangelo secondo Corvino. Grazie direttore!

alexxx
alexxx
2 mesi fa
RosarioBiondonelcuore
RosarioBiondonelcuore
2 mesi fa

Va bene così. Praticamente Strefezza è andato via, già in gol con il Como perché non andava d’accordo con il mister, ed è stato venduto ad un prezzo, secondo il mio punto di vista irrisorio, notevolmente irrisorio, se ci fosse stata chiarezza tra mister in primis, e Corvino si sarebbe potuto vendere a giugno a nn meno di 8/9 mln. Su Vulturar invece devo dire che alla fine il Lecce è come se lo avesse dato in prestito oneroso visto che ha il diritto di recompra se eguaglia la cifra della squadra futura interessata alla sua acquisizione. E comunque nella peggiore delle ipotesi ha diritto al 40% del ricavo. Su De Wit mi dispiace, e’ un interno che ha caratteristiche differenti rispetto a quelli attualmente in rosa, e che ci avrebbe permesso di scalare un gradino in più sui ns valori.
Era quello che mi aspettavo, e con questo adoro il lavoro di quest’ uomo che anche quest’anno ha portato a Lecce un ragazzo che può fare grandissime cose, Black Panther Kaba.

jessica rizzo
jessica rizzo
2 mesi fa

ROSARIO MI PIACE QUANDO POSSIAMO PARLARE DI CALCIO SENZA IL FALLITO BARESE, SU STREFEZZA HAI RAGIONE A GIUGNO 2 3 MILIONI IN PIU’ LI PREDEVI, PERO’ DA QUELLO CHE FILTRAVA SEMBRAVA CHE AVESSE MESSO IL MUSO AI COMPAGNI E IL GRUPPO NE RISENTIVA, HANNO DECISO QUINDI DI FARLO ANDARE VIA,E’ ANDATO IN B PERCHE’ IN A NON SE LO FILAVA NESSUNO.

Leccese
Leccese
2 mesi fa
Reply to  jessica rizzo

Ma stai zitta tu ti intendi solo di ………. amari

Leccese
Leccese
2 mesi fa

Forse se non parlava Corvino avrebbe fatto sicuramente una bella figura.

jessica rizzo
jessica rizzo
2 mesi fa
Reply to  Leccese

PECCATO IL TUO BARI STIA SPROFONDANDO

Leccese
Leccese
2 mesi fa
Reply to  jessica rizzo

Giusto la porno attrice puoi fare

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2 mesi fa

Solite cose

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2 mesi fa

Cebbe dittu Corvinu:
Culli sordi de Strefezza facimu la super strada per l’Acaia o se fermanu a Vernole

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2 mesi fa

Si sono necessarie perché tanti su pesci te li ciucci nn ci rriane

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2 mesi fa

Qyindi copertura completa dello stadio? Bene

Dario
Dario
2 mesi fa

Hjulmand con tutto il rispetto si poteva vendere a cifre ben superiori. Attualmente sarebbe tra i migliori 3 play di A. Per me solo Calhanoglu gli è superiore (anche se è diversissimo). E se condideriamo che Locatelli è stato pagato 40 milioni, se ne potevano ottenere minimo (ma proprio minimo) 25. Sono sicuro che lo Sporting lo venderà tranquillamente a 40-50 milioni.

Joao
Joao
2 mesi fa
Reply to  Dario

Si potevano ottenere? In che modo? Guarda, non credo proprio, perché il prezzo di partenza, si, lo può fare il venditore, ma se lo fissi troppo in alto, il mercato lo percepisce come una forzatura e non si presenta nessuno a comprare il tuo bel giocatore a peso d’oro. Il prezzo viene modellato anche in base alla domanda e alla valutazione che fa il mercato. Corvino che vende calciatori da 50 anni, sa bene come si ricava il massimo, non ti crucciare di questo, amico.

jessica rizzo
jessica rizzo
2 mesi fa
Reply to  Joao

E’ UN POVERACCIO BARESE, KE DEVE PROVARE AD INSULTARE, COME SE ALECCE FOSSIMO DEGLINCAPACI ,

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2 mesi fa

Ma sono proprio necessarie tutte ste conferenze stampa?

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2 mesi fa

Nei primi 3 quarti d’ora ha parlato solo il presidente Sticchi pronunciandosi su temi importanti come gestione risorse e finalmente ora possibile copertura del Via del Mare. Ora parola a Corvino

Gatday
Gatday
2 mesi fa

No, quando parlava di copertura, si riferiva alla copertura finanziaria

Sergio
Sergio
2 mesi fa
Reply to  Gatday

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