Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare. Una frase che il gergo comune ha preso in prestito a John Belushi che nel suo “Animal House” incitava così a reagire alle difficoltà il suo gruppo di amici. Una frase che nel calcio è all’ordine del giorno o quasi e che ben si presta per descrivere gli aspetti, magari pochi ma decisivi, nei quali il Lecce sta mancando in questo periodo.
Non so voi lettori, ma chi scrive questo articolo (che di indole persona pessimista non è) durante l’intervallo pensava solo ad una cosa: “Tra poco arriva”. Dopo un primo tempo così, giocato a testa altissima come tutti quelli disputati fuori casa Bologna esclusa, si sapeva che i padroni di casa avrebbero abbozzato un assalto o quantomeno un approccio più convinto. Elemento che, purtroppo, nei match esterni del Lecce sta coincidendo continuamente con i giallorossi che iniziano a “prenderle”.
Ed arrivati a fine febbraio il caso più caso non è, il fatto di giocare bene (a Genova), discretamente (a Verona), degnamente (a Torino) o malamente (a Bologna) inizia sempre meno a fare la differenza se poi i punti in saccoccia calano così come la posizione in classifica. Serve un’analisi intellettualmente onesta, serve rintracciare ciò che non va (senza farsi prendere da isterismi, abbandismi e nostalgie tipo che ora manca Baroni e che la scorsa primavera mancava Corini e nel 2020 mancava Fascetti) e porvi rimedio. E nel Lecce ciò che manca è la propensione alla lotta sporca tipica della squadra da salvezza.
Sia chiaro, questo è un undici che non si può snaturare. È’ un undici che ci ha fatto sognare perché giocava bene, meglio dell’anno scorso, e una delle colpe di tutti (ma tutti tutti) è non aver concretizzato ancor più l’entusiasmo iniziale perché troppo presi dal ricordarci che tutto sarebbe finito, intimiditi dalla paura del contraccolpo una volta esaurita la “magia”. Del tipo “A che serve esprimere alla donna della mia vita i miei sentimenti? Tanto tra 158 anni non ci ameremo come oggi”.
Adesso però il momento è diverso e bisogna viverlo, in un contesto che non è quello della provinciale sorprendentemente settima/ottava in classifica. E quando cambia il contesto da un lato è nocivo perdere la coerenza con la propria natura, dall’altro ci sono delle sfere sfumate eppure importanti su cui intervenire. L’atteggiamento è una di queste. Questa squadra non è cattiva come dovrebbe, non è lottatrice come dovrebbe se non in quei già citati rush finali in cui la scintilla fa saltare il banco. Ma non sempre la si può riprendere, non sempre si gioca al Via del Mare. Fioretto e sciabola, l’equilibrio che serve. Con il primo ci sappiamo anche fare, lo abbiamo mostrato, abbiamo letto i complimenti diffusi. E con la seconda? Tutti a vedere “Animal House”, ad ascoltare le parole di John “Bluto” Blutarsky e poi, soprattutto, via in campo a sudare e battagliare.
Bisogna essere tifosi di una squadra di serie….A e non provincialotti….voglio dire, domenica, contro l’Inter , serve una grande prestazione, per poi andare a prendere i punti con le partite successive. Se poi dovessimo fare risultato ben venga. Noi dobbiamo guardare al dopo Inter.
Manca il sangue nelle vene…
Tifosi quando capirete che si pensa a spendere poco e guadagnare con plusvalenze e premi dati dalla Lega .
Mancano i giocatori buoni..
Il Lecce con La Rosa di calciatori che ha deve fare doppio sforzo sia mentale che fisico per reggere squadre superiori a noi(quasi tutte) per cui gioca un tempo poi crolla .La pecca del nostro allenatore e’ che fa cambi troppo tardi ostinandosi a giocare con una sola punta. Quando abbiamo giocato con le due punte siamo riusciti a salvare il risultato
penosi…si cullano sui quattro ridicoli punti di vantaggio…poi faranno appello al via del mare come al solito per la partita contro l’hellas Verona del 10 marzo e andiamo avanti così…aventi si fa per dire…
Ancora con questa società ma non lo volete capire Ca fannu Cupeta e mendule riccie
Giocato “degnamente” a Torino?! Ho finito di leggere l’articolo…
La prossima contro l’Inter, ci sarà il rinascimento. Alla faccia dei corvi!!!
Si aperte e spera se non sarà una goleada per linter,il lecce non ha giocatori forti come loro colpa dei dirigenti leccesi
Fino a quando hai scritto “il Lecce non ha giocatori forti come i loro”, scrivi una cosa ovvia ma sostanzialmente giusta”. Quando poi scrivi “per colpa dei dirigenti Leccesi,” dimostri di vivere sul pianeta Papalla. Se sommi tutti i patrimoni della popolazione salentina, dal più ricco al più povero, non si arriva ad 1/50mo di quello del loro presidente cinese Zanhg.
peccato che sono indebitati fino al collo e oltre pure!!!
Il famoso centrocampista di qualità
La qualità: manca la qualità dei calciatori.!
Questione di carattere, le lacune tecniche non vengono sopperite con la cattiveria agonistica e la fame di vittoria.
(commento bannato)
tu sei un povero buffone
Saremo lo Spezia della scorsa stagione…
pagliaccio
Dopo il “giocare degnamente a Torino” ho smesso di leggere il seguito….
Evidentemente abbiamo una concezione del gioco del calcio molto diversa, opposta direi…
PROPENSIONE ALLA LOTTA SPORCA? SIAMO LA SQUADRA PIÙ FALLOSA DELLA SERIE A
Un vero allenatore
Manca un vero goleador
Per vedere una squadra che gioca per salvarsi basta che i nostri giocatori vedano come gioca una squadra come il Verona in cui tutti, dal primo all’ultimo, sputano sangue per 90 m e non si vedono calciatori che passeggiano in campo. Oggi contro la Juve sono morti di fatica ma hanno continuato a correre e giocare, guardiamo loro per vedere come gioca a calcio una squadra che lotta per salvarsi. I nostri dopo 50 m smettono di correre, molli sui contrasti, senza grinta, ma per favore
Bravo👏, condivido
Esattamente. Se il Lecce giocasse così, nessun tifoso avrebbe da recriminare
Tutto vero…
Mi permetto di dire che sul piano del gioco il Verona attacca con la Juve 86 volte di cui 39 pericolose e due goal realizzati, il Lecce con il Torino 75 attacchi e solo 18 pericolosi e zero goal , non riusciamo a portare la palla in avanti se non di rimessa o lancio lungo del difensore la realtà purtroppo è questa.
Siamo senza soldi (dicono), senza allenatore, senza giocatori di categoria, senza grinta, senza gioco e senza attributi. La società tace e tira avanti, verso la B!
ad oggi siamo in A. molti tifosi sono da interregionale
Francamente diciamolo non è che Ramadani abbia sostituito bene Morten secondo me siamo molto deboli a centrocampo
questo e’ una delle cause principali di questa situazione..rispetto a hjulmand abbiamo fatto 4 passi indietro…ramadani e’ solo quantita’..gli manca il piede e la velocita” di pensiero e non verticalizza mai…mai…
Potrebbe giocare benissimo Blin con ramadhani o Alqvist a dx e gonzales a sx poi sansone sulla trequarti, kristovic e piccoli punte offensive….
Mister cambia i benefici li avrai anche tu….non ti fossilizzare
Condivido pienamente. Ci salveremmo in scioltezza con questa formazione
Esatto, purtroppo non vale neanche un decimo di Hjulmand, ed in difesa l’anno scorso c’era un signor giocatore come umtiti..
Hjulmand era fortissimo ma con lui e umtiti ci siamo salvati all’ultima giornata, e la concorrenza era differente. Ramadani non ha dietro Umtiti e non ha un atteggiamento complessivo difensivo come con Baroni, Fateci caso si trova spesso in inferiorita metterlo assieme a Blin a Torino non hai mai sofferto per 60 minuti.
Non abbiamo un regista bravo per permetterci il 4 3 3
Mai.
La società ,che solitamente difendo, continua a sfidare il fato. A gennaio via Strefezza per Pierotti (chi ?). Dietro di noi a 8 punti di svantaggio c’erano squadre che per mezzi tecnici sono superiori ( ora siamo a soli 2 punti!) e non abbiamo speso un soldo di quelli che avevamo , per rinforzare la rosa…..
Ritengo , la società responsabile della situazione attuale …. Su diventati Chiangimorti e poco consapevoli del rischio di retrocedere
Gli attributi mancano! E subito un nuovo allenatore! Vedi inchini al bari 2 partite 2 vittorie! E colombo al Empoli 8 punti in 4 partite
Un po’ di equilibrio tra i reparti. Ieri è stata eloquente l’occasione che ha avuto Bellanova nel primo tempo quando è arrivato in area senza opposizione del centrocampo. Se già abbiamo difficoltà a concretizzare, sarebbe opportuno almeno avere dei centrocampisti che facciano filtro.
buon viaggio mister
Quello che sta mancando al Lecce sono tante cose: innanzitutto il giocare “da Lecce”
Manca lo spirito propositivo, siamo passivi, e questo dipende dal manico.
O D’Aversa trova le soluzioni o suntu mari li pipi
Un allenatore con gli attributi
Quando li CIUCCI siamo solo noi tifosi che critichiamo ciò che si vede da lontano,, quando tantissimi tifosi vanno in trasferta e sostengono la squadra vedi BOLOGNA,, Quando qualche dirigente promette rinforzi in ogni reparto e poi il nulla. Signori dirigenti fatevi meno meriti e più rispetto per il LECCE,,QUALCHE PRESTITO PER DIFENDERE LA SERIE A ANDAVA FATTO
Sono perfettamente d’accordo…. Bastavano tre prestiti ma Corvino sta commettendo gli stessi errori di Firenze con una gestione arrogante. Ci sarebbe un grandissimo difensore svincolato, Mustafi……sarebbe un ottimo rinforzo 🤞
Mancano gli schemi su palla inattiva , marcatura a uomo su palle inattive con De Canio avevamo Ferrario che contro la Juve 2 a 0 del febbraio 2011 mancava a uomo Luca Toni con la mandibola fratturata e non sentiva dolore grazie ha una infiltrazione di Giuseppe palaia , un partitine ha fatto quel giorno
Manca la squadra camaleontica che c’era all’inizio del campionato e quella grinta che dovrebbe avere una squadra che deve salvarsi
Manca l’umiltà di un allenatore mediocre. Non cambia mai modulo anche quando ci fanno fare torello come a Bologna. 4-3-3* che diventa 4-3-1 quando gli esterni scoppiano. Speriamo di restare in A e di fanculizzare D’Aversa appena raggiunta la salvezza.
#Limortisoi
Mancano gli attributi
Quando la società tirerà fuori gli attributi. Le dichiarazioni di SSD e Liguori sono patetiche
Le tue invece?
Manca la grinta e la concentrazione ma manca soprattutto equilibrio con un centrocampo ridotto all’osso (2 poveracci che devono da soli correre per tutti).
Manca la grinta che in altre stagioni c’è sempre stata
Concordo con l’articolo, mancano grinta e voglia di lottare, forse manca la sensazione di acqua alla gola. Aggiungo che dare alla squadra alibi tipo la giovane età o gli arbitri (spesso disastrosi con noi) non aiuta. Giovani o meno, è ora di tornare a lottare. 💛❤️
La grinta e la mentalità la deve dare soprattutto l’allenatore
Grinta
Manca l’allenatore …
Sempre il centrocampo senza un leader all’altezza, e pou nessuno tira da fuori mai in porta, oggi tanto onore a baroni e al verona
Il centrocampo
La benzina costa. La useremo al momento giusto
Manca l’ intensità e la compattezza che avevamo l’ anno scorso
Non combattono,situazione difficile e non si vede luce in fondo al tunnel.
Quando a centrocampo arrivi a rimpiangere MALHE si e detto tutto, quando continui con un modulo unico vedi i limiti di un allenatore,,quando prendi sempre gol su palle ferme e credi che marcare a zona e tutto,,quando con 2punte vinci e poi torni a giocare la prossima con una sola punta e perdi,,quando a gennaio fai esordire contro la JUVE PIEROTTI per demolire STREFEZZA,,Quando pensi che rafforzare la squadra a gennaio era inutile,, quando non vuoi dare una svolta tecnica vedi EMPOLI,, quando a comandare è solo uno DS CORVINO E TUTTI CITTI,,,quando con solo tre centrali pensi di fare un campionato di serie A,, quando non vinci mai una trasferta ,,quando pensi che ormai sei salvo perché le altre sono peggio,,,,
Quando sei tredicesimo e la gente merita di tifare il Bari
Bravo, concordo pienamente. Tutto è sotto il controllo di un’unica persona e sappiamo benissimo chi è.
A sto punto la chiave di volta del nostro campionato è quella col Verona in casa nostra, contro il nostro ex allenatore Baroni… Prepariamoci a tutto, sempre forza 💪💕 Lecce.
NB il Verona gioca bene, ma cosa hanno fatto i commercialisti revisori…e che ca.zz