Una gara nervosa fino alla rottura dell’equilibrio e poi ampiamente segnata dal divario in campo nella ripresa. Daniele Doveri e Nicolò Baroni non hanno avuto particolari difficoltà durante l’arbitraggio. A dire il vero, il Lecce non ha reagito bene a una serie di falli (13-6 il computo finale per il Lecce) fischiati dall’esperto arbitro toscano, sicuro nell’ammonire Sansone già dopo 5 minuti. Uno su tutti, il contrasto tra Carlos Augusto e Almqvist alla mezz’ora. Il brasiliano va spalla-spalla, ma senza cercare il pallone. Provvedimento un po’ eccessivo. E’ dello stesso parere la moviola della Gazzetta dello Sport. Differenti vedute poi per il giallo su Asllani per trattenuta su Rafia, che avrebbe potuto ricevere anch’egli il giallo per reazione. Giusta anche l’ammonizione a Mkhitaryan per fallo su Gendrey.
Regolari i gol dell’Inter. Baschirotto tiene (di molto) in gioco Lautaro sull’azione dello 0-1. L’argentino parte in posizione regolare per un soffio sullo 0-3. La punta del piede di Touba lo tiene in gioco sul passaggio di Frattesi. Questione di pochi centimetri, con l’assistente che tiene, come da consuetudine, la bandierina abbassata. Baroni, subentrato a Doveri nella ripresa, non ha avuto grossi grattacapi. Da segnalare il fischio finale senza recupero (2′ nel primo tempo) assegnato decretato dopo un breve consulto al Var per episodio nell’area di Audero.
Primo tempo di Doveri vergognoso
Concordo. Alla vecchia maniera, sudditanza psicologica. Poi comunque la partita è stata persa da noi