Il destino del Lecce 2023/2024 nascerà a marzo. Archiviata la delusione per la netta sconfitta contro la capolista, la squadra riprenderà oggi gli allenamenti in previsione per la partita della 28°giornata di campionato, in programma in casa del Frosinone. I ciociari di Di Francesco sono a un punto di distacco dai giallorossi, nel pieno della lotta salvezza, che quest’anno al momento coinvolge 8 squadre, dall’Empoli tredicesimo a 25 punti fino alla Salernitana ultima a 13.

Nel sottotitolo abbiamo ribadito l’importanza sacra della classifica, ma i numeri, inequivocabili per natura, fotografano la realtà difficile del Lecce, complicata anche dal calendario, prima di questo ciclo importante di gare salvezza. Il team di D’Aversa si tiene stretto il bottino di 11 punti fatto nelle prime 5 partite (media di 2,2). All’inizio monstre però è seguito un rallentamento da una parte fisiologico dall’altra avarissimo di punti. Nelle successive 21 partite, il Lecce ha fatto 13 punti (media 0,59).

Nel 2024, l’unica gioia è stata la rimonta pazzesca in casa contro la Fiorentina (3-2 con affiancamento e sorpasso a firma Piccoli-Dorgu). La difesa ha incassato tanto, troppo: 19 gol incassati e solo 5 fatti: oltre ai tre del match con i viola, nel 2024 sono andati in gol Gendrey (1-1 col Cagliari) e Krstovic (1-2 a Genova). 6 sconfitte nelle ultime 7 gare sono assolutamente da archiviare. Contando le due trasferte di Bologna e Torino e la partita in casa contro l’Inter si ha infine uno score di 12 gol subiti (con due 4-0 serviti da Thiago Motta e Simone Inzaghi) e 0 fatti. Ad oggi, l’ultima rete del Lecce è il piattone aperto sull’incrocio dei pali di Dorgu.

Il promettente terzino danese, importante nelle rotazioni sulla corsia sinistra con Gallo, rientrerà dalla squalifica per lo scontro diretto di Frosinone al pari di Marin Pongracic. Un simbolo del miglioramento, necessario, in arrivo?