L’abbraccio con Luca Gotti all’intervallo della partita di Salerno ha suggellato un nuovo inizio per Patrick Dorgu. Il 19enne, talento grezzo al primo anno da professionista, è il laterale sinistro nel 4-4-2 utilizzato dal tecnico veneto. Contro la Roma, Gotti ha schierato Dorgu nel pacchetto di mediana insieme al dirimpettaio Almqvist e al duo Ramadani-Blin.
Il Campione d’Italia Primavera ha risposto con sostanza, corsa e propulsione per far male all’avversario in veloci transizioni. Nel primo tempo, di forza, Dorgu ha calciato su Svilar al 33’ e aggredito lo spazio facendo allarmare la difesa romanista nella palla-gol poi creata da Piccoli (tiro alto con angolo stretto dopo il dribbling su N’Dicka). Al 68’, il piatto sul fondo che brucia: sarebbe potuto essere il secondo gol stagionale dopo il tripudio della rimonta con la Fiorentina. I minuti giocati sono stati 73 prima di lasciare posto a Oudin.
Da quarto di centrocampo, Dorgu costruisce la catena di sinistra insieme ad Antonino Gallo. La presenza del terzino esonera il danese da qualche compito difensivo di troppo, “liberandolo” nelle gambe e nella mente nell’attacco a campo aperto. Le sue iniziative, creando scompiglio tra gli avversari, sono utili anche a creare spazio in area per i due attaccanti Krstovic e Piccoli. L’esame di maturità ora sarà a San Siro, sul campo del Milan, una delle (ormai tante) big che hanno bussato alla porta del suo procuratore. Il confronto con Theo Hernandez potrebbe cambiare gli equilibri del prossimo calciomercato.
Il presente e la priorità però si chiama Lecce e ricerca di consacrazione nell’undici titolare. Dopo lo scudetto Primavera tra gli MVP del torneo, le presenze in A con meriti soprattutto quando c’è da attaccare, Dorgu, grazie a Gotti, accarezza la possibilità di un ruolo da protagonista nel momento topico del campionato. Una zampata il danese l’ha già messa. Corvino si frega le mani: il Lecce ha tra le mani un potenziale crack del calcio europeo.
Solo io ho visto giocare il Lecce a tre dietro, con pongracic che copriva la fascia di pertinenza a Gendrey ?
Confermo che in molti su questo sito e tra amici, vedevamo Dorgu in quel ruolo. Poiché al momento non è top come terzino, ma lo diventerà, con l’esperienza. In coppia con Gallo è una catena molto forte! Come è forte la catena di destra Gendrey Banda, vista nel finale di Lecce Roma. Spiace x Almquist e Oudin, perché giocano a sprazzi e ciò non possiamo permettercelo!! Poi Blin e Ramadani tutta la vita insieme a Piccoli e Kristovic. Grande Professor Gotti, ti prego mai il 433 che ti IMPONGONO!!! La Rosa del Lecce non ha gli Interpreti giusti x poter applicare tale Modulo!! Spiegalo al Fenomeno !! 👏🔴🟡. Vi prego di non cancellare come spesso fate. Grazie
Scusate anche la continuità di far giocare Blen.
Finalmente è arrivato Mr Gotti x avere idee come si gestisce è come vedere diversamente il ruolo di giocatore diverso da come giocava. Con due innesti Piccoli in attacco con Krstovic e Dorgu a centrocampo come è cambiato il nostro Lecce.
Veramente più d’uno l’aveva suggerito in ipotesi 442 (incluso io). Solo quel ciuccio non l’aveva capito. Come il centrocampo Ramadani-Blin
Dorgu deve giocare da laterale sinistro, non e’ un terzino, meglio di lui sono Gallo a sin e Gendrey a dx. Non si devono svendere tutte le bandiere del Lecce. Il suo valore di mercato, per me, e’ pari a 40 milioni di euro.
Penso che il suo futuro sarà sempre da esterno basso, magari in un grande club inglese…ma adesso va bene così .
Dorgu ha bisogno di crescere con tranquillità, finitela di puntarlo tutti i giorni , tra qualche anno , diventerà una fortuna per il.Lecce, ma solo se.sapranno aspettare..
Dorgu ideale 4 di centrocampo sia in fase di spinta sia in fase di ripiegamento quando Gallo affonda sulle fasce,in molti dalle pagine di questo sito chiedevamo a D’Aversa la sua utilizzazione con Blinn e le due punte in attacco. Un ultima considerazione su Gotti ho l’impressione che già da qualche settimana seguisse il Lecce con un occhio particolare…….a buon intenditor