Che stagione si sta mostrando quella del Milan, tra delusione Champions, Coppa Italia e Scudetto ma ruolini di marcia comunque promettenti per secondo posto ed Europa League?
Come si approcceranno i rossoneri a questa fase di campionato in cui l’obiettivo primi quattro posti sembra raggiunto e la concentrazione potrebbe essere rivolta più all’Europa?
“Da sempre sono convinto che non è mettendo in secondo piano un appuntamento in nome di un altro traguardo che ci si vada ad avvicinare al traguardo stesso. Non viene di conseguenza, insomma. E’ chiaro che si può certo risparmiare qualche giocatore in una partita o in un’altra, ma sempre considerando tutti i fattori in causa. Tra questi anche il rispetto per quei 70mila tifosi che in media occupano gli spalti di San Siro in ogni match anche di campionato”.
Che opinione si è fatta del Lecce e che gara si attende a San Siro?
“Se torno indietro alla dodicesima giornata, quando in quel 2-2 del Via del Mare ci fu la rimonta dei giallorossi che rischiarono anche di vincerla con il gol poi annullato a Piccoli, è facile capire l’opinione positiva che posso avere del Lecce. E’ passato del tempo ma ora ha comunque un’ottima condizione, avendo mostrato un processo di crescita anche nello 0-0 con la Roma. Può contare su diversi giocatori offensivamente di valore anche se in trasferta ha raccolto poco, con un solo successo. Non sono comunque certo tra quelli che danno per scontato che il risultato sia nettamente a favore dei rossoneri. Ho grande rispetto per il Lecce e secondo me sarà una partita combattuta. Anche perché il Milan potrebbe farsi prendere dalla voglia di strafare sbilanciandosi, con il i giallorossi che sanno come essere pericolosi in contropiede”.
Come pensa si definiranno le forze in campo per la lotta ad un piazzamento europeo da qui a fine stagione?
“Allo stato attuale delle cose l’Inter ha dimostrato di essere la più forte, anche se in Europa poi si è fatta eliminare dall’Atletico. E’ questo un segnale di come le cose nel rapporto tra Serie A e competizioni europee possano essere diverse, poiché in campo internazionale fisicità ed atletismo possono fare la differenza rispetto alla tecnica. In generale i valori ci dicono che Inter, Milan e Juventus sono le più forti, con alle spalle squadre interessanti come Bologna, Atalanta e Fiorentina su tutte”.
E sulla bagarre salvezza che idea si è fatto?
“E’ una lotta serratissima in cui non posso dire chi è favorito semplicemente perché non ho certezze in merito. L’andamento di un campionato in cui anche la Salernitana ha saputo fare punti con squadre come lo stesso Milan mi dice di non dare nulla per scontato, neppure la retrocessione dei granata stessi”.
Quanto cambierà Pioli per il match di domani rispetto all’undici di Firenze?
“Non cambierà molto anche perché lo stesso tecnico rossonero ha sottolineato di pretendere un rendimento ottimale anche in match teoricamente meno difficili. Giocheranno i titolari, con magari il solo avvicendamento tra Giroud e Jovic in avanti”.