Pierotti all’improvviso: l’estro di Santi nel ritorno al gol del Lecce

L'argentino confeziona l'assist a Sansone a tre minuti dal suo ingresso e incide, quasi inaspettatamente, sulla corsa salvezza del Lecce

lecce empoli pierotti

Pensi a un argentino arrivato dal Colon e ripercorri la storia leggendaria di Pedro Pablo Pasculli. Da ieri, però, un altro argentino prelevato dal Colon iscrive il suo contributo ai successi del Lecce. Il gol al 90′ che ha permesso al Lecce di piegare l’Empoli, tornando a gioire al Via del Mare dopo due mesi (2 febbraio contro la Fiorentina), è stato sì messo a referto da Nicola Sansone ma porta la firma sudamericana di Santiago Pierotti.

I giallorossi non segnavano, fatta eccezione per le autoreti, proprio dalla rimonta vincente contro la Fiorentina. L’astinenza da gol sembrava permanere anche oggi. Dopo un primo tempo con qualche fiammata spenta dalle parate di Caprile, nella ripresa il migliore dell’Empoli è stato ancora il portiere ex Bari, bravo su Baschirotto e perno di una difesa che, capitanata dal leccese Luperto, si è ben comportata.

Gotti, desideroso sì di vincere ma attentissimo a non perdere, ha cambiato il suo 4-2-3-1 solo nei minuti finali. Pierotti è entrato al posto di Oudin al 42′ della ripresa (al pari di Venuti per Gendrey) e, alla prima giocata utile, ha regalato la gioia ai 26mila presenti allo stadio.

Su rimessa veloce di Venuti, Piccoli ha aperto di testa per l’inserimento dell’argentino, caparbio e mai domo nel duello vinto contro Walukiewicz. Conquistato il dribbling con un tango, Pierotti si è presentato di fronte a Caprile, puntuale quando si è trattato di uscire per chiudere lo specchio. Al tiro affrettato, Pierotti ha preferito l’elegantissimo dribbling sulla scivolata disperata di Bereszynski per poi servire il cioccolatino scartato da Sansone, che ha portato palla depositandola poi dietro la linea di porta.

Lo stesso Sansone ha abbracciato Pierotti durante l’esultanza e per Pierotti sono state le feste nello spogliatoio del Lecce una volta gioito davanti al pubblico. Lo ha raccontato Gendrey. Gotti ha spesso esaltato l’intensità mostrata in allenamento dall’argentino, calciatore sprizzante anche se indisciplinato. Dopo dei mesi di adattamento, Pierotti si prende così la prima soddisfazione italiana con tecnica, capacità e intelligenza calcistica. Arrivato a campionato argentino fermo dopo la retrocessione del Colon, sconfitto dal Gimnasia nello spareggio dell’1 dicembre, il 23enne, oltre alla riatletizzazione, si è dovuto adattare a un calcio totalmente diverso e più probante.

In attesa del rientro di Banda, non ancora recuperato, Gotti ha colto di frutti da una nuova arma offensiva. Pierotti, sotto contratto con il Lecce fino al 2027 e, numericamente, arrivato per rimpiazzare Strefezza, vorrà far sì che il guizzo di ieri sia l’inizio di una lunga storia. Dal Colon al Lecce…anche una leggenda è iniziata così.

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