Dare un nome di una corrente alle gesta di un allenatore è ormai esercizio consueto, un po’ di semplificazione, un po’ per amplificazione mediatica che fa parte del gioco. In quattro partite, il Lecce ha conosciuto il “gottismo” del suo nuovo allenatore, tradotto in tre porte inviolate che hanno fruttato sette punti e, in totale, contando gli andirivieni della gara con il Milan, due gol fatti e tre subiti, questi ultimi condensati tutti a San Siro.
Luca Gotti ha trovato una squadra in calo tecnico ma piena di energia dopo la sconfitta con il Verona e, senza rivoluzioni, ha aggiunto dei suoi concetti per massimizzare i profitti e navigare verso lo Scudetto, che nel Salento si traduce in seconda salvezza di fila. Il Lecce subiva tanto senza pungere sufficientemente, e da lì il lavoro di Gotti si è centrato sulla compattezza della squadra, ben più stretta tra le linee e attenta nel conservare le distanze tra gli interpreti. Da lì, l’abbassamento di palle-gol nitide concesse agli avversari. Quando si lotta per la salvezza è normale, quasi consueto, affrontare avversari con un tasso tecnico maggiore. Il Lecce di Gotti e del fido vice Thomassen sta perseguendo questa strada.
Rispetto ai due clean sheet contro Salernitana e Roma, è sceso anche il peso specifico del contributo di Wladimiro Falcone. All’Arechi e contro De Rossi, le parate di WladiMuro sono state da copertina. Ieri, invece, l’intervento più insidioso è stato nel primo tempo sul corner di Bastoni spizzato da Zurkowski. Gotti ha irrobustito il Lecce, facendo anche di necessità virtù, inserendo Ramadani e Blin cerniera difensiva a centrocampo. Dai dati di fatto nasce anche la coabitazione tra Gallo e Dorgu. Il terzino palermitano, in crescita verticale quest’anno, gioca insieme al danese spostato in avanti per attaccare meglio il campo aperto. Le due punte, poi, l’ultimo aggiustamento.
Nel commento post-gara, ieri, Gotti ha ammesso l’importanza focale dei punti conquistati dopo il guizzo sull’asse Pierotti-Sansone. Non sono mancati però i rimproveri alla sua squadra per l’atteggiamento durante l’azione da cui è nato il gol di Cerri, poi annullato. “In un momento del campionato come questo ci sono letture da dare: a una squadra in una fase ascendente puoi insistere anche in maniera integralista, ora siamo a stringere per cercare di portare a casa il nostro piccolo scudetto”. La descrizione di Luca Gotti fotografa perfettamente il momento. Fare il massimo con gli uomini a disposizione partendo da principi e concetti semplici. Per le correnti filosofiche ci sarà tempo. Ma va bene così, possiamo anche chiamarlo “gottismo”.
Riuscisse a trovare un vero leader dalla primavera che dia il passaggio finale all’attaccante chissa?
Mi sembra la filosofia di Allegri: più concreti e meno spettacolari che con D’Aversa! A questo punto del campionato l’importante è il risultato. Quando c’è bisogno di gol io però proverei il 4-2-3-1, soprattutto in assenza di Banda, con Sansone (o Banda), Oudin e Almquist (o Pierozzi) dietro Piccoli, con Ramadani e Blin davanti alla difesa. Usare un giocatore come Sansone solo l’ultimo quarto d’ora, mi sembra sprecato!
D’aversa non era per niente spettacolare , una volta bloccato il gioco sulla fasce eravamo inoffensivi. Gotti ha ridato linfa con le due punte muscolari assistite sia dalle fasce che centralmente con i due play. ha semplicemente fatto quello che un qualsiasi buon allenatore avrebbe fatto.
Ennesima conferma positiva, d’altronde il segreto è che dai panchinari Blin Dorgu e Piccoli è stata costruita la nuova formazione.
Pierotti idem, la nostra forza era relegata in panchina…
Grazie Gotti .
Giusto tutto Mr Gotti stai facendo un buon lavoro ma non arrivare alle somiglianze di D’Aversa. La partita contro l’Empoli ad un certo punto mi son detto…..fino a ieri togliendo contro il Milan hai letto bene le partite. Mentre adesso ho visto come D’Aversa che non cambiava non vedeva che su 10 stanno giocando in 8 quelli già dal primo tempo non vedevo giocare erano Ouden e Alquist. Poi al secondo tempo finalmente e fortunatamente com’è venuto il risultato hai messo la seconda punta Pierotti. Purtroppo capisco che abbiamo poco come punte ma bisogna giocare con due punte. Il centrocampo va benone con Ramadani Blin Dorgu la difesa con un centrocampo così va a nozze. Bisogna capire chi fare giocare dietro le punte. Forza Lecce occhio a Sassuolo bisogna lottare e imporre il gioco. Come penso che vorrà.
Sta facendo difendere a uomo e probabilmente visti i risultati ha ragione lui.
Imbattibilità? Ma a casa forse, o avete dimenticato il Milan?
Ane bha curcate cacata dermi……contro la Salernitana a Salerno 0-1……. Lo hai dimenticato????? Bha curcate durmesciutu
Gotti è un allenatore di preparatissimo e sa capire le esigenze dei suoi giocatori. Forza Lecce, ancora una volta sarai una squadra vittoriosa.
Se la difesa è migliore, È tutto merito del centrocampo che funziona benissimo adesso con blin e ramadami
Imposta meglio la difesa e ci sa fare con i giovani, quello che ci serviva …concretezza!!…ora ho più fiducia, c’è la possiamo fare 💛❤️