Nel 1983/1984, il primo Lecce di Eugenio Fascetti costruì i presupposti per la promozione dell’anno dopo. A seguito di tanti anni in cui i tifosi giallorossi convivevano con lo spettro della retrocessione in C, l’allenatore arrivato dal Varese, affiancato dal preparatore atletico, costruì il “caos organizzato”. Fu la stagione del maledetto incidente che ci portò via Michele Lorusso e Ciro Pezzella, in squadra insieme ai fratelli Di Chiara, i portieri Pionetti e Negretti, i centrocampisti Enzo e Bagnato e gli attaccanti Cipriani e Paciocco.
Ezio Rossi, autore del gol vittoria contro la Cavese, arrivò a Lecce, insieme a Vanoli, a seguito della morte di Lorusso e Pezzella (2 dicembre 1983) grazie a una deroga concessa dalla FIGC. Il Lecce sognava la possibilità di sbarcare in A, ma il cocente 5-0 con il Padova annullò i sogni. Rinviati, fortunatamente, solo di un anno. Ma quella è un’altra storia.