Tra i tanti benefici di cui il Lecce ha goduto dalla cura Gotti c’è, ed occupa le prime posizioni, la fase difensiva. Come primo obiettivo dal suo arrivo il tecnico si era posto quello di ridare equilibrio ad una squadra che aveva perso certezze e distanze, bucata spesso e volentieri con il minimo sforzo dall’avversario di turno. Ed i numeri sono diventati a dir poco eloquenti.
Da quando Luca Gotti si è seduto sulla panchina giallorossa solo il Bologna, miglior difesa del campionato dietro all’Inter capolista, ha subito meno reti (appena una). In cinque match Falcone ha raccolto appena 3 palloni dal sacco, tutti e tre in un’unica gara, quella con il Milan, e con il terzo gol di fatto irregolare perché, da regolamento, l’arbitro Massimi avrebbe dovuto interrompere il gioco per la ginocchiata alla testa subita da Almqvist. Alla luce di questa marcatura Juventus e Torino riescono a tenersi “aggrappati” a quota 3 come i giallorossi, mentre non reggono il confronto le dirette concorrenti per la salvezza, delle quali le migliori sono Empoli e Frosinone con sei centri al passivo a testa.
Insomma, il lavoro della guida veneta si sta facendo sentire eccome negli equilibri del team salentino, che pur senza impennare le proprie percentuali realizzative ha dato una sterzata alla propria stagione. Ora restano cinque gare per sugellare la conquista di un obiettivo che sarebbe strameritato. Quest’ultimo non può certo ancora considerarsi raggiunto, ma con questa solidità i presupposti per raggiungere l’agognato traguardo hanno tutta la possibilità di diventare certezze.
Grande apporto per gli aspetti difensivi sono attribuibili all’allenatore in seconda del Lecce. Il vice di Gotti, Thomassen ha fatto un gran lavoro in queste settimane …
E ne abbiamo preso almeno uno di troppo col Milan non per colpa nostra.