A Coda non riesce il “tris”. Si ferma dopo i trionfi con Lecce e Genoa

Hispanico ancora una volta prolifico sottoporta ma non abbastanza da spingere la Cremonese al pronto ritorno in Serie A

Due settimane addietro perdendo di misura a Venezia la Cremonese falliva l’occasione di risalire sull’ascensore e tornare in Serie A. E con essa a mancare la nuova impresa era Massimo Coda, bomber di razza nella cadetteria ed anche uomo-promozione. Vincendo i playoff il numero 90 grigiorosso sarebbe andato ad infilare un clamoroso tris di salti di categoria di fila, dopo quelli ottenuti con Lecce e Genoa.

Niente da fare stavolta, eppure non si può certo dire che l’apporto alla causa sia mancato. Tutt’altro, alla luce dei ben 16 gol in campionato più uno agli spareggi. Score che magari non ripete quelli, strepitosi, al Via del Mare, ma che nonostante l’avanzare dell’età vede migliorare quanto fatto l’anno prima in rossoblù, quando si fermò a quota 10.

Ma Hispanico non era l’unico grande ex Lecce ad aver giocato allo Zini quest’anno. Dopo aver salutato a parametro zero il Salento lo scorso giugno, Alessandro Tuia aveva accettato la corte dei Tigrotti. Il colpo è però rimasto in canna, perché è sceso in campo solo 4 volte causa una serie di infortuni che lo hanno di fatto messo fuori uso per tutto il girone di ritorno. Meglio è andato lo sloveno Majer, arrivato a Cremona dopo il fallimento della Reggina. Per lui 19 gettoni ed un ruolo da alternativa a centrocampo ben vestito.

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