GARANZIE A LECCE. “Nel Salento ci sono le idee chiare. Si punta a salvarsi tenendo i conti in ordine e i risultati sono stati eccellenti perché l’obiettivo è stato raggiunto. La cosa che penso debba lasciare sereni i tifosi è che, qualora malauguratamente dovesse arrivare una retrocessione, i giallorossi cadrebbero in piedi per quanto la società è solida e organizza tata e sarebbe pronta a risalire immediatamente. Il Lecce però ha i mezzi per conservare la categoria”.
ALTALENE. “La Fiorentina è stata così nel recente passato e la storia si sta ripetendo anche quest’anno. Si passa da una settimana di entusiasmo per un risultato positivo a una di delusione per una prestazione non all’altezza. Ranieri e compagni hanno sofferto con le piccole. Il Lecce è affamato di punti e vedremo che viola ci sarà”.
DA ALLENATORE AVVERSARIO NEL 2011/2012. “All’epoca facevo il club manager e dopo la reazione di Delio Rossi a Ljajic ci fu scalpore. La società fu costretta a esonerare il mister e guidai il team per i 180’ rimanenti come soluzione interna. La cosa mi pesò molto. Delio è una bravissima persona e la tensione gli giocò un brutto scherzo. La partita? Fummo bravi a vincere 1-0 contro un Lecce che aveva speranze di restare in A”.
RAPPORTI. “Corvino? Siamo stati insieme un anno. È un personaggio particolare e professionista di spessore. Mencucci? Ottimo rapporto anche se eravamo in ambiti differenti. Dirigente apprezzato anche nel Lecce, è un fiorentino doc, con la viola nel cuore”.
