Queste le parole di Paolo Bianco, passato in carriera, oltre che dal Cagliari, da Foggia, Treviso e Catania: “Giampaolo è l’unico allenatore che sento ancora, insieme ad Allegri. Con loro, oltre alla stima professionale, mi lega un rapporto d’amicizia. Giampaolo mi volle a Cagliari, ha fatto di tutto per portarmi e non fu facile entrare nello spogliatoio perché ero visto come il cocco dell’allenatore. I primi mesi non sono stati semplici, poi sono riuscito a farmi apprezzare. Ho grandissima stima di Marco, credo che il Lecce abbia scelto l’allenatore che cercava, ovvero uno di campo. Lui è uno dei più bravi in Italia, anche se ha avuto difficoltà in qualche piazza. Ma è uno dei più bravi in Italia. L’appellativo “il maestro” l’ha penalizzato, ma lui studia tantissimo ed è un innovatore”.
“Nicola lo stimo come persona e come allenatore. Ha fatto una carriera molto al di sotto delle sue possibilità, poteva ambire anche a livelli superiori, per quanto Cagliari sia già una piazza importante. Non è mai banale e le sue squadre hanno un’identità. Con il Lecce mi aspetto una partita molto tattica, perché anche se Nicola non lo dirà è uno scontro diretto. I punti contano tantissimo. Sarà una partita di studio almeno all’inizio”.
Su CalcioCasteddu.it i passaggi sull’operato da calciatore di Bianco a Cagliari