L’allenatore del Verona analizza l’1-1. In caso di vittoria, sarebbe stata salvezza matematica per gli scaligeri: “E’ un punto importante, arrivati a questo momento tutti i punti valgono tanto. La gara era difficile per entrambe le squadre, accolgo il punto con positività. Abbiamo tenuto il Lecce a distanza, andiamo avanti. L’approccio? Abbiamo sbagliato dal punto di vista mentale, dopo il gol ci siamo sciolti e abbiamo giocato come volevamo. La gestione delle emozioni non è semplice, è successo anche col Cagliari. Abbiamo contrastato meno di loro e abbiamo regalato palloni dando loro coraggio per paura e tensione. La squadra vuole salvarsi però fa fatica a gestire le emozioni per poca esperienza. Non siamo però gli unici, quest’anno è un problema comune”.
Paolo Zanetti si pronuncia poi sui singoli: “Tengstedt veniva da un infortunio, non è al top fisicamente, ma tempo non ce n’è. Ha la giocata estemporanea e la squadra lo deve supportare, è il nostro migliore tecnicamente. Era giusto metterlo in campo. Niasse ha sostituito Serdar, che ha fatto un ottimo secondo tempo. Voglio intensità e ora non ci possiamo permettere giocatori che si gestiscono. Ho preferito Niasse per fare più contenimento”.
Il tecnico elogia la partita difensiva, sormontata dal gol di Coppola: “Deve migliorare in tante cose, ha qualità tecniche ma in marcatura è già da grande squadra. Ha giocato tante partite, nessun attaccante lo ha messo in difficoltà, ci sta sul gol. Valentini non ha seguito il taglio sulla palla persa, ma in quel momento le stavamo perdendo tutte. Il gol preso è arrivato per una situazione generale”.