Nelle conferenze stampa di Pantaleo Corvino non manca mai il richiamo all’operato del settore giovanile. Dopo la salvezza centrata dal gruppo allenato da Giuseppe Scurto, il Lecce disputerà il quinto campionato di fila in Primavera 1.

Il responsabile dell’area tecnica pone però l’accento su un’altra categoria, tutta figlia del nuovo corso impresso dal dirigente di Vernole: “Siamo in un ciclo partito da poco tempo per quanto riguarda il calcio giovanile, ci vogliono cicli per partire da zero, arrivare in salute e poi portare giocatori in prima squadra. Tutti sanno quanto fatto con la Primavera. D’Amblé è il responsabile fino all’Under 18, poi ci sono io che supervisiono tutte le categorie. Noi siamo partiti con ragazzi ex Pulcini che ora sono Giovanissimi. Stiamo vedendo la semina fatta nelle categorie più basse. Qualcuno mi deve dire quanti giocatori del territorio sono arrivati a certi livelli. Con l’Under 14 abbiamo fatto un campionato impegnativo, c’era anche il Napoli. Siamo arrivati alle finali con 7 altre squadre da tutta Italia. C’era anche il Lecce”.

E il richiamo sui risultati: “Eravamo in due gironi di 4 squadre. Nel nostro girone c’erano Lecce, Napoli, Lazio e Roma. Abbiamo pareggiato con la Lazio e vincevamo 3-2 fino alla fine. Abbiamo pareggiato contro la Roma fuori casa e abbiamo vinto 3-1 a Napoli. Il gol dei partenopei ci ha fatto eliminare per la differenza reti. Avremmo raggiunto le finali. Raccoglieremo sicuramente dei risultati. Ora ci sono delle regole, con Sticchi Damiani stiamo facendo una lotta in sede federale per la presenza di regole che danneggiano i piccoli club”.

Corvino ringrazia chi dà fiducia all’US Lecce: “Dico grazie ai genitori che ci danno fiducia. Quello che non guadagnano oggi magari guadagnano domani e siccome c’è il libero tesseramento certi sono allettati da situazioni promesse da altri club. Dietro di noi c’è qualcosa che pulsa e un grande merito va ai responsabili di tutte le categorie che lavorano in condizioni difficili. Ci sono società importanti che fanno la storia del calcio giovanile che retrocedono, siamo passati da un titolo italiano, ci sono stati 4 giocatori della Primavera fissi in prima squadra. Questo è figlio del lavoro e della programmazione”.

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