Wladimiro Falcone riprende il tutto da dove era rimasto, ma con una fascia da capitano in più. La vittoria per 2-0 nei 32esimi di finale di Coppa Italia contro una buona Juve Stabia porta la firma del portiere romano in una sorta di continuità con gli interventi che hanno segnato l’impresa di Lazio-Lecce 0-1. Dopo un’estate iniziata con le voci di trasferimento al Torino, squadra che ha poi virato su un altro portiere, Falcone si sta ormai avviando alla permanenza a Lecce per la quarta stagione consecutiva, la prima da capitano dopo la partenza di Federico Baschirotto.
Contro la Juve Stabia, nel primo atto ufficiale dell’annata 2025/2026, i suoi interventi sono stati necessari per mantenere la porta inviolata e conquistare il passaggio ai sedicesimi di finale. Dopo una respinta su un tiro centrale di Candellone nel primo tempo, Falcone ha dovuto tenere altissima la concentrazione nella ripresa. In successione, i suoi interventi sono stati su un colpo di testa di Mosti e, di riflesso, su un’altra inzuccata di Piscopo. Al minuto 69, la doppia parata prima su Cacciamani (staffilata centrale) e ancora su Piscopo di testa con un volo plastico.
(Ora) capitan Wladimiro Falcone risponde così a un’estate dove la permanenza a Lecce è stata decisamente in dubbio. Quando i giallorossi devono soffrire, la prima sicurezza è e resterà l’ultimo baluardo, ora investito anche della responsabilità di condottiero della squadra.
