Gli occhi degli osservatori dell’Inter sul 22enne danese, profilo seguito assieme a giocatori di spessore come Gonzalo Villar e Davide Frattesi, esaltano ancora una volta le abilità del danese, esploso a Lecce già dalle prime gare.
A tratti ci si rischia di abituare alla qualità e alla costanza di rendimento di Morten Hjulmand tanto da non coglierne la crescita e il valore. La notizia lanciata in mattinata dalla Gazzetta dello Sport non fa altro che dare lustro al talento del regista giallorosso. L’Inter, vigile sul mercato per cercare un vice Brozovic, cerca un centrocampista di qualità e quantità per orchestrare sì la manovra senza però perdere in muscoli. L’accostamento di Hjulmand a calciatori che calcano palcoscenici già più nobili esalta la scelta di Pantaleo Corvino. Il responsabile dell’area tecnica ha pescato Hjulmand nella massima serie austriaca, all’Admira Wacker e, con poche argomentazioni, gli ha offerto la possibilità di diventare il direttore d’orchestra del Lecce
“Ci sono moltissimi giocatori bravi nel mio ruolo, ma io voglio diventare un ottimo calciatore con il mio stile”. Così Hjulmand, con umiltà e tanta sicurezza, si presentava alla stampa poco dopo il debutto di fuoco dei 23′ finali contro l’Empoli in una partita dove il Lecce rimontò i toscani proprio nel finale. A poco più di un anno dal debutto in Italia, le presenze sono 48, con 3 assist e il piccolo cruccio della rete non ancora realizzata, magari con una sassata da fuori, soluzione spesso ricercata.
L’interessamento delle big per Hjulmand, seguito anche da compagini di Premier League inglese, non è una novità. Già a gennaio, il Torino aveva fatto un tentativo. La risposta di Corvino, però, ha alzato un muro mettendo in fuga il Toro con una richiesta di 20 milioni. Troppo alta. A evitare di far volare alto Hjulmand, poi, ci ha pensato anche Baroni. “Oggi mi ha fatto incavolare perché è arrivato in ritardo – dichiarò il tecnico dopo Lecce-Vicenza 2-1-. Gli ho chiesto se avesse perso tempo a leggere i giornali. Certe notizie non fanno piacere agli allenatori. Non sa nemmeno lui quanto può crescere, secondo me è al cinquanta percento di quanto può arrivare. Non si deve accontentare, è molto giovane, gli vedo addosso delle potenzialità che lui stesso ancora non vede”.
Dopo il Torino, quindi, è la volta dell’Inter. Siamo però certi che non finirà qui, specialmente se l’asticella del rendimento di Hjulmand continuerà ad alzarsi, per la gioia dei tifosi del Lecce e della società capeggiata da Saverio Sticchi Damiani. L’ennesima gemma di Pantaleo Corvino veste giallorosso. Attento però Morten. In campo, gli avversari saranno ancor più agguerriti nel primo pressing. Stessa cosa varrà per Baroni e il rigoroso rispetto delle regole di spogliatoio. A giugno, poi, si aprirà un altro capitolo, con tanto di occhio da strizzare alla maglia biancorossa della Nazionale danese: Qatar 2022 è una missione impossibile?
mi vien da dire ma come fa uno come Pantaleo Corvino ad essere a Lecce ?? Già in un anno e mezzo ha rivoltato la squadra !!!
La qualità c’è e con BARONI sta crescendo. Ma andrei piano.In fase difensiva va bene ma gli mancano per ora qualità offensive.Per esempio non ha il tiro da fuori area .È un buon giocatore che deve crescere perché giovane.Meglio che rimane a LECCE.
Deve migliorare la tecnica e la convinzione susseguente nella fase offensiva.
Ancora? E che balle però.
Il ragazzo è forte e si vede. Deve migliorare ancora prima di fare il salto in serie A comunque il suo prezzo sta salendo ottimo per le casse del Lecce
Dai su non bruciamo le tappe, passo dopo passo ma sempre concentrati
Concordo con Baroni, se accellera i tempi di giochi e accellera la manovra diventerà davvero un giocatore di livello champions, però ancora deve prima confrontarsi con la serie A che è altra roba
Qatar 2022 per Morte sarà presto realtà!
Dai tutto per questa maglia ragazzo ed il futuro ti sorriderà!!!💛❤️💛❤️
Morten …
Grazie per la correzione
Vista la situazione l’errore nin è a caso, speriamo bene che passi tutto il piu presto possibile.