Le statistiche dello scontro diretto terminato in parità sanciscono i rimpianti degli ospiti, pericolosi nella ripresa e molto più precisi in vari aspetti.
Un passo indietro dal punto di vista del gioco. Il Lecce pareggia una partita in cui la Cremonese avrebbe meritato la vittoria per quanto prodotto sul piano delle occasioni offensive e, soprattutto, per capacità d’imballare le fonti di gioco giallorosse. I padroni di casa hanno superato leggermente gli avversari sul piano del possesso (51.4% contro 48.6) ma la precisione dei passaggi ha registrato un calo rispetto alle partite ben giocate contro Monza e Salernitana. L’83% (364/302) dei passaggi andati a buon fine contro il Monza è tutt’altra cosa rispetto al 78.39% di ieri (361/283).
Un altro dato che avvalora ciò è il poco allegro record di palle perse: 125, 5 in più dell’altra prestazione non esaltante nella sconfitta di Torino. Facendo un altro paragone con Lecce-Monza e Salernitana-Lecce, si nota una grande differenza nei palloni persi nella zona mediana del campo, punto in cui Hjulmand ha sofferto il pressing di Pickel e le mezzali hanno steccato. 50 palloni persi contro i 32 di Salerno e i 36 della sfida contro Pessina-Sensi-Rovella, mediana azzurra del Monza. Un altro punteggio basso stato raggiunto anche nei duelli. Solo 96 volte su 222 i calciatori del Lecce ne sono usciti vincitori. Il 43.24% (secondo solo al 40% di Napoli-Lecce, diversa pasta di partita) segna un’altra inversione di rotta rispetto alle ultime due gare.
Fisiologicamente, la conseguenza è stata un’altra partita con poca pericolosità offensiva per il team di casa. L’indice xG del Lecce nella sfida di ieri ha toccato 0.94 solo grazie al rigore-gol di Strefezza (0.74, la quasi totalità). Solo Colombo al 15′ e Baschirotto nei minuti finali hanno solleticato la porta di Radu, uscito dal Via del Mare senza nessuna parata. La pericolosità della Cremonese è stata doppia. Nell’1.8 dei lombardi, dopo lo 0.76 del Ciofani-gol, spicca la parata di Falcone su Okereke (0.39), il tiro a giro di Castagnetti terminato a lato (0.04) e, prima, il colpo di testa del solissimo Pickel (0.13). Anche Meitè (0.10) ha avuto una buona palla nel cuore dell’area.
