Il centrocampista sloveno, autore del gol promozione di Lecce-Pordenone, ha parlato del sorprendente avvio della formazione allenata da Pippo Inzaghi in un’intervista resa alla Gazzetta del Sud.
REGGINA AL SECONDO POSTO. “Se me lo aspettavo? Sinceramente no, perché ci voleva tempo per conoscerci, creare il gruppo e arrivare ad una condizione fisica omogenea. Inoltre non abbiamo fatto il ritiro insieme, molti di noi sono arrivati a preparazione avviata. La società ha fatto un gran lavoro prendendo calciatori importanti che negli ultimi anni sono stati protagonisti in questa categoria. La strada è lunga ma noi, grazie alla guida del mister e dello staff abbiamo accorciato molto i tempi”.
RUOLO. “Sono un calciatore che ha sempre giocato “box to box” e dunque se proprio devo sceglierne uno preferisco come mezzala, ma anche in questa posizione mi trovo molto bene e cercherò di fare sempre meglio attuando quello che mi chiede il tecnico per dare il massimo per la squadra”.
GRUPPO E MISTER INZAGHI. “È vero perché per fare un gruppo ci vuole tempo, noi invece lo abbiamo fatto velocemente, società, mister e staff sono stati bravi. L’importanza del gruppo la si vede anche dal contributo fondamentale che arriva da quei calciatori che magari partono dalla panchina. Inzaghi? Già il mio ex compagno di squadra Tuia me ne aveva parlato benissimo. Ma io lo sapevo perché Inzaghi è un campione ha vinto tutto quello che si poteva vincere: l’ho conosciuto e tutto questo è stato confermato”.
LA SERIE B. “La cadetteria è lunga e difficile, se vuoi vincerla devi essere sempre al top ma quest’anno è ancora più dura. Il campionato si è evoluto, la qualità si è alzata, lo vediamo dai risultati e dalla classifica cortissima. Alcuni anni fa potevi permetterti di sbagliare qualche partita, in questa stagione no“.
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