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Camorani: “Una piazza calda come Lecce dovrebbe fare sempre la Serie A”

L’ex centrocampista del Lecce Alfonso Camorani ha parlato del suo passato giallorosso su Epico Play

PROMOZIONE. “Contro il Napoli in casa realizzai un bel gol dalla distanza. La gara contro il Palermo iniziò invece due settimane prima del calcio d’avvio, era attesissima, la città era piena di sciarpe e bandiere giallorosse. Fu molto bello anche il clima tra le due tifoserie, essendo gemellate arrivarono insieme allo stadio nonostante il fatto che anche il Palermo giocasse la promozione in Serie A. Loro dovevano necessariamente vincere, a noi bastava il pari. Mister Delio Rossi fu bravissimo a preparare la partita con il solo obiettivo di vincerla. Sbloccai la gara al dodicesimo, quel gol sotto la Curva Nord è stata un’emozione bellissima. Ancora oggi, mentre ne parliamo, ho la pelle d’oca”.

COMPAGNI. “Ho sentito Chevanton appena due settimane fa, così come ci sentiamo con Giacomazzi, Cirillo, Gegè Rossi e Di Vicino. Con Giorgio eravamo compagni di stanza in ritiro ed abitiamo anche non molto distanti, io a Caserta e lui a Napoli. Nel calcio è difficile rimanere amici ma io dico sempre che quando c’è l’uomo prima del calciatore i rapporti rimangono nel tempo. In quel gruppo eravamo tutti bravi ragazzi. Nella vita si va avanti con l’umiltà, essere calciatori passa, rimane ciò che si è. Ed io sono lo stesso di 20 anni fa”.

ANEDDOTI. “Ce ne sono tanti. Una cosa che facevamo sempre era organizzare scherzi a Rino Soda, il massaggiatore. Gli mettevamo sottosopra la valigetta medica o in disordine la stanza. Ci stava sempre allo scherzo. A volte i campionati si vincono anche con queste cose. Durante la stagione capitano momenti difficili, in quella squadra eravamo però un gruppetto di napoletani che tiravano su il morale nello spogliatoio. Iniziato l’allenamento, però, si lavorava sodo”.

RICORDI. “Tra i tanti il salto in A è il più bello. Tornassi indietro rimarrei a Lecce a vita, sono stato benissimo e lo stesso è per la mia famiglia. Ho giocato in piazze importanti ma Lecce, assieme a Salerno, è quella che mi ha dato qualcosa in più. Secondo me piazze calde come Lecce, con tanti tifosi al seguito, dovrebbero fare sempre la Serie A”.

PRESENTE. “Alleno il Venafro, nell’Eccellenza molisana. Faccio anche l’istruttore in una scuola calcio e insegno tecnica individuale ai ragazzi. Posso dire che a me nel calcio nessuno ha regalato nulla, tutto quello che ho fatto me lo sono sempre guadagnato”.

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