GOTTI. “Era giovane, ma estremamente preparato, un cultore del lavoro, particolarmente meticoloso e voglioso di sperimentare sempre qualcosa. Aveva grande voglia. Ci impressiono subito. In più, con i giovani, in virtù della sua esperienza con le giovanili azzurre, ci sapeva fare e credo che anche per questo il direttore Corvino lo abbia scelto”.

LECCE. “Anche al nord ci sono piazze calde. Lecce c’è un clima importante ma ha uno straordinario vantaggio: c’è una straordinaria cultura sportiva e la città ti lascia lavorare in pace anche nei momenti di maggiore difficoltà e questo è un piccolo segreto di Lecce”.

D’AVERSA. “E’ stato un momento e basta. Roberto è una persona estremamente equilibrata. Probabilmente è stato un gesto che è figlio della sua straordinaria passione per questo sport e per il suo lavoro. Sicuramente per quanto fatto fino a quel momento non meritava l’esonero”.

SALVEZZA. “Potrebbero bastare anche due sole vittorie, magari nelle partite giuste. La quota salvezza non dovrebbe essere tanto differente da quella dello scorso anno, quando Verona e Spezia fecero lo spareggio con 31 punti, il Lecce oggi è a 3 lunghezze da questa quota. Dietro non mi sembra che stanno volando e gli scontri diretti non fanno che abbassare questa quota”.