La Curva Nord dell’Inter si riorganizza dopo lo scandalo: nuove regole e leadership

Dopo l'inchiesta della Procura di Milano che ha travolto la catena di comando degli ultras, la Curva Nord riparte con nuovi capi e una gestione più trasparente

Dopo lo scandalo che ha portato all’arresto di molti esponenti storici degli ultras dell’Inter, la Curva Nord sta cercando di ripartire con nuove regole e una leadership rinnovata. Tra i pochi non indagati c’è Nino Ceccarelli, figura storica che garantirà la transizione del direttivo, anche se il suo passato criminale solleva perplessità. La nuova struttura mira a evitare la concentrazione del potere che, secondo gli ultras stessi, ha alimentato la corruzione interna.

In un lungo comunicato, la Nord ammette la propria “leggerezza” nel non monitorare adeguatamente la gestione economica, che era finita nelle mani di poche persone dopo il periodo pandemico. Ora, ogni gruppo tornerà a gestire autonomamente le proprie attività, come la distribuzione di gadget e l’acquisto di biglietti, che saranno acquistati individualmente dai tifosi. Per le partite casalinghe, la Curva sarà rappresentata dallo striscione “Dal 1969 uniti, fieri e mai domi,” segnando una nuova fase per la tifoseria organizzata.

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