Cozzolino: “Ringrazio Corvino ancora oggi. Incredibile quel mio gol al Siena, e Zeman…”

I colleghi di CalcioComo.it hanno intervistato l'attaccante, in forza al Lecce per due stagioni dal 2005 al 2007 e venduto nel 2009 proprio ai lariani

DA LECCE A COMO.Io fino in Serie A? Sì, grazie al direttore Corvino che ringrazio ancora oggi. È stato il sogno di ogni bambino che si è realizzato. Ero andato via di casa appena compiuti 14 anni per andare a Giulianova, ritrovarmi in A a 16 anni con compagni fortissimi e allenato da un maestro come Zeman è stato incredibile… A proposito, colgo l’occasione per mandargli un abbraccio fortissimo visto che sta poco bene. Per me è uno dei personaggi più importanti della storia del nostro calcio. Diciamo che i due gol più belli e importanti li ho segnati proprio con Como e Lecce: parlo del mio primo gol in Serie A contro il Siena (video), quando presi palla a centrocampo e arrivai fino in porta scartando il portiere, e poi ovviamente del gran gol a Lecco che a Como ricordano bene (qui il video)

IL PRESENTE DI COZZOLINO.A 39 anni gioco ancora, nel Saviano, in Promozione campana. Mi trovo benissimo, un ambiente meraviglioso con persone per bene. Davvero una società modello. Abbiamo 50/60 ultrà che per la categoria sono tantissimi: il pubblico è splendido. Ovviamente penso al futuro: vorrei fare il corso da allenatore però non ho ancora deciso quale percorso seguire. Comunque l’idea è rimanere nel mondo del calcio”.

COSA E’ MANCATO PER TORNARE IN A.Ma sai, a volte la gente non si rende conto che non è facile stare a certi livelli per anni. I soldi, i complimenti, le pressioni, ma dall’altra parte i problemi personali che un giocatore può avere, la lontananza dalla famiglia, eccetera. Pensa solo a quanti soldi costa una retrocessione a una società. Un giocatore giovane lo sa, sente la responsabilità e magari non è neanche ben visto dall’ambiente, coi giornalisti che giustamente valutano solo quello che vedono sul campo. E sei solo a gestire tutto questo”.

GIAMPAOLO. “Per me sarà particolare. Tra l’altro Giampaolo, oggi al Lecce, era sulla panchina del Giulianova quando io iniziavo ad allenarmi con la prima squadra a 16 anni: pensa che incroci! E te ne dico un altro: ora mio fratello gioca nel Nola ed è allenato dal figlio di Zeman! Comunque la vedo una partita equilibrata, due squadre allenate benissimo”.

MOMENTO. “Sicuramente il Como sta facendo tantissimo e ha le potenzialità per fare molto meglio però serve tempo. Le dinamiche calcistiche vanno oltre a quanti soldi spendi. In Serie A non puoi sbagliare niente e l’abitudine a giocarci incide tanto sull’aspetto mentale, non solo dei giocatori ma anche della società, dei tifosi, dei giornalisti, di tutti. E si vede anche in partite come quella di San Siro: un Lecce se perde 2-0 contro una grande giocando bene dice ‘Ho perso’. Una neopromossa invece non è ancora abituata a quei palcoscenici e questo può pesare”.

CHI ARRIVERA’ DAVANTI.Il Como ha le qualità tecniche per arrivare sopra al Lecce, ma il Lecce ha le qualità mentali e ambientali dalla sua. Non mi sbilancio per una questione di affetto e spero che entrambe raggiungano i loro obiettivi”.

Su CalcioComo.it tutta l’intervista realizzata da Alessio Lamanna

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