L’allenatore della Spal, intervistato nel dopo gara da DAZN, non cerca giustificazioni ma evidenzia i problemi della sua squadra, falcidiata dagli infortuni e, secondo il tecnico, sfortunata.

Leonardo Semplici è dispiaciuto dopo il secondo passo falso della sua Spal, che dopo i tre gol subiti sul campo del Sassuolo ne ha incassati altrettanti dal Lecce: “Al momento provo dispiacere. Sapevamo di dover attraversare un’annata difficile dove l’obiettivo, arduo di suo, passa attraverso un percorso da fare“.

PERDE PEZZI. E sulla gara, caratterizzata dai guai occorsi a Felipe e Di Francesco: “Gli infortuni mettono in difficoltà la squadra, ma noi dobbiamo fare ammenda. Non dobbiamo dare questi vantaggi alle squadre avversarie, gli episodi condizionano l’andamento. Dopo il pari potevamo fare meglio. È un momento un po’ così, errori e sfortuna ci sono. Dobbiamo lavorare tirando fuori qualcosa di più a partire dall’allenatore finendo all’ultimo giocatore”.

MESSAGGIO. “Cosa ho detto alla squadra? Sono partite che possono demoralizzare. Non bisogna abbattersi, dobbiamo capire gli errori, analizzarli e lavorare con continuità e desiderio di migliorarsi. Sono convinto che riusciremo ad arrivare all’obiettivo anche se il momento è un po’ così”.

MONITO. “Ho cercato di tirare su i ragazzi. Quando perdi una partita del genere può entrare ansia, sensazione che dobbiamo avere sempre e dobbiamo gestire. Bisogna essere più bravi e capaci in alcune scelte. Soprattutto, più sereni con la palla al piede”.

ESTERNI. Sulle fasce, la Spal soffre i cambiamenti: “Eravamo abituati bene con Lazzari e Fares. Uno l’abbiamo ceduto, l’altro si è infortunato. Con Reca non siamo andati male, ma se fai due rigori in una stessa partita e un autogol…”

MERCATO. E su eventuali acquisti a parametro zero, Semplici eclissa: “Non compete a me il mercato. Il gruppo ha grandi valori a livello morale e va bene così”.