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Cds – Cassetti: “Falco può essere il secondo azzurro del Lecce”

Marco Cassetti ha parlato al Corriere dello Sport del suo passato in giallorosso e della possibilità in azzurro di Falco.

Dopo una gloriosa ed eccellente carriera in Serie A, Marco Cassetti è il vice di Cristian Panucci con cui ha condiviso l’esperienza sulla panchina dell’Albania. Ora però è contento della ripresa della stagione e si augura che Falco possa emularlo ed essere selezionato per la Nazionale azzurra.

L’ESPERIENZA IN GIALLOROSSO. E’ un ricordo dolce amaro, per come è finita. L’ultima annata si è conclusa con la retrocessione, seppur avessimo a disposizione una formazione che poteva conquistare il traguardo della salvezza. I primi due anni invece sono stati più che soddisfacenti sotto tutti i punti di vista. Arrivai ad agosto 2003, venni accolto benissimo dal gruppo che aveva conquistato la Serie A. Dopo il girone d’andata con qualche difficoltà riuscimmo a invertire la rotta. Ricordo che andammo a Reggio Calabria, alla penultima giornata del girone d’andata con appena 9 punti, da li in poi non ci fermammo più. A fine stagione sfiorammo anche l’Europa e ci togliemmo soddisfazioni incredibili contro Juventus e Inter. Anche l’anno successivo con Zeman le cose andarono alla grande”.

Il RAPPORTO CON ZEMAN. “Diciamo che all’inizio non è stato semplice, lui è un po’ burbero nei suoi modi di fare, una volta che abbiamo parlato siamo riusciti ad avere un buon rapporto. Lui mi convinse ad arretrare la mia posizione e mi ha permesso di esaltare le mie qualità. Questa scelta mi permise di arrivare in azzurro e di vivere una stagione ad altissimi livelli, sotto tutti i puti di vista”.

LA NAZIONALE. Ricordo che me lo venne a dire Pantaleo Corvino, quasi non ci credevo, lui fu un mio grande sostenitore; in modo provocatorio diceva che era pronto ad incatenarsi per farmi chiamare in Nazionale, in virtù di quello che stavo facendo sul campo.
Era la Nazionale di mister Lippi e in squadra c’erano molti dei giocatori che poi vinsero il mondiale in Germania. Mentre ero in viaggio per Coverciano ero un po’ preoccupato perché sapevo che mi dovevo confrontare con i migliori giocatori d’Italia. Al mio arrivo quel gruppo mi mise subito a mio agio e in un momento passò tutto. Al ritorno ricordo che la società mi donò un piatto con sopra incisa la data e la partita del mio esordio in nazionale. Uno splendido ricordo che conservo gelosamente”.

IL SUCCESSORE. “Credo che Falco stia facendo cose interessanti. Si sta mettendo in mostra alla grande. Sarei molto contento se qualcuno riuscisse a emularmi”.

IL LECCE DI OGGI. “E’ stato molto bravo Liverani. Mi piace come ha impostato il lavoro, lo guardo con interesse. Soprattutto lo scorso anno ha fatto qualcosa di eccezionale. Ora con i nuovi innesti e l’arrivo di un un giocatore eccellente come Barak ci sono tutte le possibilità per conquistare una salvezza che è alla portata del Lecce che tra le squadre che lottano per la salvezza è quella che esprime il miglior calcio grazie all’indentità che riuscita a trasmettere il suo allenatore”.

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