Massimo Coda allunga ancora su Mancuso, che resta a 15 nonostante la vittoria del suo Empoli sull’Entella, e tocca quota 20 gol in stagione. Quarta doppietta consecutiva e numeri mai visti a Lecce in Serie B.

Otto gol in quattro partite, perfettamente distribuiti a suon di doppiette. Massimo Coda si prende ancora sulle spalle il Lecce e appone il suo inconfondibile sigillo anche al poker di vittorie che, prima della sosta, fa stanziare i giallorossi al secondo posto, sparigliando ancora una volta le carte in tavola nella lotta al vertice. L’accelerazione del Lecce è anche l’accelerazione di Coda, in testa alla classifica cannonieri a +5 dall’inseguitore Mancuso e, al momento, imprendibile.

IN PANCHINA? MACCHE’. Curiosamente, come accaduto a Venezia, Corini aveva lasciato intendere un probabile impiego part time del bomber, non al meglio a causa di un affaticamento. Sarà stata pretattica, sarà stato un cambio di decisioni, ma ancora una volta, dal dubbio, si è passati all’ennesima celebrazione di Hispanico, a 1 rete dal record personale di 21 reti colto due anni fa col Benevento. Ci saranno otto partite per abbatterlo. A partire da Lecce-Salernitana, altra sfida al vertice in programma al Via del Mare dopo la sosta. Sarà una partita particolare per Hispanico. Dopo l’esperienza in A col Parma, Coda ripartì dai granata campani, dove segnò 33 gol (17+16) in due campionati.

NOVITA’ NUMERICHE. Con la doppietta di oggi, Coda entra nella top50 dei cannonieri all time della Serie B. Con 79 reti totali, il cannoniere campano è al 46° posto (in compagnia di Edoardo Artistico, Claudio Bellucci e Luigi Beghetto) della classifica guidata da Stefan Schwoch, autore di 135 gol con le maglie di Ravenna, Venezia, Napoli, Torino e Vicenza. I numeri massicci concedono anche un occhio alla storia. Di quella giallorossa ve ne avevamo già parlato: superati Tiribocchi, Corvia e La Mantia, restano in cima solo i 28 gol segnati da Pavesi De Marco nel 1946/1947. Il marcatore principe in un campionato di Serie B è stato invece Vinicio Viani, autore di 35 reti in 31 gare, con la maglia del Livorno, stagione 1939/40. Lo stesso Viani fu autore di 34 marcature nella Lucchese 1935/36. Il primato di marcature in un singolo torneo cadetto resiste, pertanto, da 81 anni.

LE STATISTICHE. Di concerto con la prolificità realizzativa, salgono anche gli indici relativi al gioco di Coda. Da quattro gare, il 9 conclude verso la porta con una percentuale di precisione decisamente superiore alla media. Ieri, su cinque tiri, 3 sono finiti nello specchio (le due reti e il rigore parato da Bardi). La percentuale del 60% surclassa quasi il 36.4% annuo. E’ andata così anche in Venezia-Lecce (100% con due gol in due tiri), Lecce-Chievo (67% con 2 soluzioni nello specchio su 3) e Reggiana-Lecce (5/3, 60%). Percentuali così alte, fatta eccezione per la sortita in casa del Pordenone (1 solo tiro), mancavano da Cittadella-Lecce, quando Coda riuscì a confezionare la doppietta in tre tiri, tutti dentro lo specchio. Rispetto al girone d’andata, Coda conclude meno verso la porta, ma l’assottigliamento delle sue percentuali precisano quanta attenzione ci sia dietro al fondamentale più amato del gioco del calcio, quello che ti permette di far gol.