Con la doppietta siglata al Venezia, Massimo Coda, a quota 18 in Serie B, ha superato il tetto di reti raggiunte da tanti colleghi illustri. Il dato, però, non vale ancora la leadership assoluta. Nella Serie B 1946/1947, Aurelio Pavesi De Marco di gol ne fece 28.
I 18 gol in campionato realizzati da Hispanico valgono l’importante riconoscimento di un bottino mai ammirato nella storia del Lecce in campionati di Serie B a girone unico. La precisazione sulla composizione della cadetteria è necessaria, in quanto Aurelio Pavesi De Marco, sesto cannoniere all time della storia giallorossa, ha realizzato 28 gol nel Girone C della Serie B 46/47. Il dato, ovviamente ascrivibile a un altro tipo di calcio, assume connotati ancor più leggendari se si pensa che “solo” 17 squadre militavano in quel girone, vinto dalla Salernitana davanti al Pescara, con il Lecce quarto, prima delle pugliesi sopra a Brindisi (9°), Arsenale Taranto (10°), Taranto (15°) e Foggia (17°). Le gare a disposizione, quindi, erano solo 32. Una di queste, Lecce-Rieti, fu persa a tavolino dai salentini. L’1-1 sul campo fu annullato per intemperanze di alcuni tifosi che colpirono l’arbitro. Da menzionare è anche il bottino raccolto da Luigi Silvestri, atleta pescato dal San Pietro Vernotico allora in C, autore di 21 segnature nella Serie B 1947/1948. L’ala Franco Cardinali fece invece 18 nel 1948/1949.
Al di là della mera statistica, come detto in precedenza di un’altra epoca, resta lo straordinario risultato di Coda, che, con nove partite a disposizione, può ancora alzare il suo score. Nell’era moderna, quindi, il record di gol in B era rappresentato dai 17 gol toccati da Andrea La Mantia, due stagioni fa, Simone Tiribocchi (2007/2008, con altre due firme nei playoff) e Daniele Corvia (2009/2010 con De Canio). Chevanton, nel campionato 2002/2003, quello del tripudio finale di Lecce-Palermo 3-0, segnò invece 15 gol.